Ci sono partite e partite, nel calcio. Regola non scritta, ovviamente, ma dettata dal turbinio mutevole dei sentimenti.

Ecco, quello di domani sera non sarà un match come tutti gli altri. Il Catania e Cristiano Lucarelli si ritrovano. Ancora una volta. Insieme, sullo stesso prato verde, ma stavolta non dallo stesso angolo del ring.

C’è voluto tanto, troppo, tempo per digerire la separazione, da ambedue le parti. Ma – si sa – il destino si diletta a sparigliare le carte e non vi è forza alcuna che possa opporvisi.

I rossazzurri si troveranno di fronte il loro vecchio condottiero, colui il quale ha saputo guidarli in mezzo al mare in tempesta, a un passo dalle braccia della morte durante il terremoto societario della scorsa, soffertissima, stagione.

Prima del fischio d’inizio, ne siamo sicuri, dentro Cristiano scatterà qualcosa. Un brivido, un emozione. La nostalgia per ciò che è stato ed il rammarico per quel che sarebbe potuto essere. Troppo forte il legame con quella maglia, con quella terra. Impossibile restare impassibili, specie per uno come il ragazzone livornese.

Sia l’Elefante quanto lui, però, sono accomunati da un unico obiettivo, una sola ossessione: la vittoria.

E allora, con gli indelebili ricordi a far da sfondo, sarà lotta fino all’ultimo istante, guerra su ogni pallone vagante. Com’è giusto che sia, come vogliono tutti.

Bentornato a casa, mister Lucarelli. Come si dice in questi casi, semplicemente: che vinca il migliore.

Daniele D’Alessandro

(Fonte foto: newscatania.com)