Dall’inizio di questo atteso campionato, per il Catania di Sottil, si è assistito ad un tempo deludente ed uno con cui si è riusciti a portare a casa il risultato (anche se non sempre), seppur, ribadiamo, con non poche difficoltà. Primo tempo cattivo e secondo da ansia, o viceversa, dunque.

Questa volta si va a Castellammare, con la consapevolezza che un terzino determinante come Calapai, starà fermo per fastidi muscolari. Ci si aspetta una giusta copertura a destra da Ciancio, dunque. Non analizzeremo di certo il probabile schema iniziale degli etnei, ma è giusto menzionare un dettaglio che, verosimilmente, è risultato più volte determinante, per il giusto andamento della squadra.

E’ un periodo particolare per tutta la comunità rossazzurra. Incertezze, paura, speranze, illusioni…Andrea Sottil, tecnico degno di fiducia, almeno per la categoria, si sarà strigliato più volte anche da solo. E non deve essere il pubblico, a mettere ancor più pressione. Certo, non che si debbano deporre le armi, ma trovare il giusto compromesso per dare la giusta dose di coraggio alla squadra e non abbandonarla perché è vietato qualunque commento.

Dato il rinvio del match con il Matera, da giorno 20/11 a giorno 27/11, Biagianti, Lodi e compagni avranno più energie da sprecare contro le “vespe”, da settimane ormai in testa al campionato.

Detto questo, è possibile, questa volta, che il Catania possa benissimo giocarsi questi 90 minuti con più costanza, con più serenità rispetto a ciò che si è visto fino a questo momento. Una costanza che possa spronare il mister ed i giocatori a non fare troppa riserva sulle gambe dei titolari e che non faccia, appunto, buttar via né la prima e né la seconda fase di gara. Certo, pressioni a parte, nel diario del Catania, c’è un obiettivo che li obbliga a portare a casa una vittoria.  Credendoci sempre, sì, ma senza mai abbattersi.

(Fonte foto: calciocatania.it)

Giorgio Curcuraci