NONOSTANTE TUTTO, “CI È MANCATO TANTO COSÌ”

Se ne diranno tante di cose su Catania-Siena. Alcune vere. Alcune false. Alcune vere e false nello stesso tempo. Così come si discuterà tanto sulla quella che è stata la stagione del Catania; sulle scelte di Lucarelli; sul rendimento di alcuni giocatori. Ma, nonostante tutto, il dato di fatto – incontrovertibile – è che “ci è mancato tanto così”.

Questione di centimetri e oggi la Catania calcistica parlerebbe di ben altro epilogo. E invece i sogni di una città intera si sono brutalmente scagliati contro l’ incrocio dei pali colpiti rispettivamente da Francesco Lodi al 118° minuto e da Andrea Mazzarani nell’ultimo calcio di rigore che ha decretato l’eliminazione dei rossazzurri. Un palo, un maledettissimo palo, che condanna ad un altro anno di inferno una piazza che – se mai ce ne fosse ancora bisogno – ha dimostrato di meritare palcoscenici ben più prestigiosi.

Ma il calcio non perdona. Mai lo ha fatto e mai lo farà. Lo insegna la storia. Basti pensare ai campionati del mondo, come quello del 1998, quando il sogno italiano di battere la Francia veniva interrotto dalla traversa di Di Biagio ai rigori, preceduta da una ghiotta occasione capitata sui piedi di Roberto Baggio negli scampoli finali dei tempi supplementari. Un tiro finito a lato per “tanto così”, come ribadito dallo stesso “divin codino”.

Un canovaccio simile a quello di ieri sera sul terreno del “Massimino”. Un dramma sportivo che, tuttavia, non deve arrestare la voglia di riemergere dalle sabbie mobili della Serie C. D’altra parte Catania è la città del “melior de cinere surgo”. Una piazza che non è certo abituata a restare ferma “al palo”,  di Lodi e Mazzarani.

Fonte foto: calciocatania.it

Antonio Longo

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