CATANIA: PAREGGIO PIROTECNICO, MA QUANTO FUMO LÌ DIETRO…
Doveva essere un “semplice” scontro salvezza, ma la partita fra Melfi e Catania, ben presto, si trasforma nel festival del gol. Già al 18’, infatti, Agazzi porta i rossazzurri in vantaggio: controllo a seguire su cross di Garufo e destro vincente alle spalle di Santurro. Nonostante l’ottima partenza, però, i siciliani si buttano la zappa sui piedi, anzi due! In pochi minuti, infatti, i padroni di casa ribaltano il risultato grazie a due erroracci degli ospiti. Il primo è la “paperona” di Bastianoni su una telefonata di Longo: il portiere rossazzurro mostra le mani sporche di burro ed il pallone lo scavalca. Il secondo errore, invece, è quello di Russo, preferito a Scarsella per l’occasione. Proprio il centrocampista catanese, infatti, strattona ed atterra un avversario sugli sviluppi di un corner. L’arbitro decreta per il calcio di rigore che Herrera trasforma nel gol del vantaggio. Il Catania, così, riceve lo scossone necessario a farlo tornare sul pianeta Terra. È una grande azione, infatti, quella che porta al pareggio dei rossazzurri: Garufo manda un pallone a scavalcare la difesa lucana sui piedi di Russotto che, a tu per tu con Santurro, non può proprio sbagliare.
Nella seconda frazione di gioco, i ritmi della partita vanno a scemare vistosamente. Entrambe le squadre, infatti, non riescono a pungere il rispettivo avversario. Tutto ciò, però, solamente fino al 72’, momento nel quale è ancora Russotto ad illuminare i suoi. Il talento ex Catanzaro, infatti, si appropria della sfera al limite dell’area, salta di netto la difesa lucana e deposita il pallone alle spalle di Santurro per la seconda volta nella gara. Pancaro, ormai forte del vantaggio, chiude i battenti concedendo il riposo proprio al migliore in campo dei rossazzurri, sostituendolo con Lulli. Peccato solo che Bastianoni non sia proprio in giornata. Al 78’, infatti, Canotto fa partire un destro da lontano, che si va ad insaccare sul palo difeso malamente dall’estremo difensore rossazzurro. Il resto non conta: il Catania lascia due punti a Melfi.
È stata una partita con poche note positive e fin troppe negative. I ritorni di Russotto e Falcone, sicuramente, sono di vitale importanza per il Catania. I due “folletti”, infatti, dettano tempi e ritmi dell’attacco rossazzurro, sopperendo ad un Calil sempre più nascosto. Per il resto, invece, è solo buio. La difesa infatti imbarca gol, anche a causa di un vistoso calo di rendimento del centrocampo. La linea mediana è incapace di fare filtro anche con l’innesto di Russo, autore di una prestazione completamente opaca. Serve come il pane, adesso, il recupero di Castiglia. I terzini, invece, stavolta si scambiano i ruoli: Nunzella appare stanco ed appannato, mentre Garufo finalmente riscatta le prestazioni negative antecedenti grazie a due assist di pregevole fattura. Peccato che in fase difensiva, però, ci sia tanto da rivedere. Menzione a parte per Bastianoni, anche se per ciò che ha combinato oggi, sarebbe meglio stare zitti. Le insicurezze del ragazzo si scorgevano già da tempo, ma oggi l’ex Varese ha dato il peggio del suo repertorio. Prima la papera clamorosa sul tiro di Longo e poi l’incertezza su quello di Canotto, infatti, lo condannano ad essere il peggiore della partita. Liverani, intanto, sta seduto in panchina a guardare…
Il Catania perde ancora terreno e, tra l’altro, non riesce ad allungare su una diretta concorrente per la corsa salvezza. Il momento buio continua e ci si appresta ad affrontare la Paganese in casa propria sabato prossimo. Subito dopo ci sarà la sosta natalizia: un’ottima occasione per chiarirsi le idee. Non prima però di aver conquistato gli ultimi tre punti di un anno solare magro di soddisfazioni per il Catania.
Federico Fasone
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