CATANIA, PAREGGIO AMAR(ANT)O AL “GRANILLO”

Dopo una settimana di accese polemiche per il rinvio della partita casalinga contro il Fondi, è il momento di tornare in campo per il Catania. Dopo Andria, i rossazzurri giungono al “Granillo”, sul campo obbrobrioso della Reggina. Difatti, il manto erboso è in pessime condizioni e, scusando il gioco di parole, condiziona decisamente l’impostazione della gara. Fra le due squadre si disputa sin da subito una partita maschia. Sono tanti i falli e i contrasti da ambo le parti. Il Catania affronta la Reggina con aggressività e convinzione nei propri mezzi, a differenza di quanto aveva fatto vedere nello 0-0 di Andria. Il terreno non permette giocate tecnicamente sopraffine nè il match assume eccessivo dinamismo. Gli uomini di Rigoli, però, riescono a passare in vantaggio. Al 28′ Russotto illumina sulla destra e pesca la stoccata vincente del giovanissimo Piscitella, al primo gol con la maglia rossazzurra. Una fiammata che decide i primi quarantacinque minuti, in quanto nell’ultimo quarto della prima frazione di gioco nessuna delle due squadre riesce ad affondare il colpo.

Nel secondo tempo è subito Catania in attacco. Al 51′, infatti, Russotto viene imbeccato da Piscitella sugli sviluppi di un contropiede, converge verso il centro e fa partire un destro potentissimo che, però, si stampa sul palo. Dopo quest’episodio, i ritmi della partita scemano vistosamente. Nonostante la Reggina sia alla ricerca del gol infatti, il Catania riesce comunque a tenere bene il campo e non si fa prendere alla sprovvista, o almeno non lo fa fino al 78′. Proprio quando i padroni di casa sembravano essere impotenti nel far male a Pisseri, infatti, è Bangu a trovare il pareggio su un erroraccio difensivo di Drausio, che praticamente gli serve l’assist su un piatto d’argento. Tre minuti più tardi, poi, è Fornito ad affacciarsi dalle parti di Sala con un sinistro che però viene smanacciato in calcio d’angolo da quest’ultimo. Finisce 1-1.

Stavolta è stato un Catania più positivo rispetto a quello dell’ultima uscita. La formazione di Rigoli gioca con più coraggio e grinta, riuscendo a tenere uniti i reparti fra loro e a sacrificarsi se necessario in entrambe le fasi. Unica sbavatura del match, infatti, è proprio quella che porta al pareggio amaranto. Sicuramente il palo di Russotto avrebbe potuto chiudere il match molto prima, ma il Catania è reo di non essere riuscito a creare altre occasioni degne di nota dopo averci provato col talento romano. I rossazzurri tornano a casa con un pareggio che forse sta un po’ stretto, ma di sicuro questa squadra è in crescendo e, a poco a poco, dimostra la sua superiorità tecnica rispetto all’avversario di turno. Domenica a Matera sarà la prova del nove per quanto riguarda le partite fuori casa. Il Catania non dovrà fallire, bensì raggiungere l’obiettivo di togliere quel “meno” dai punti in classifica.

Federico Fasone

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