CATANIA FORZA 4: L’ATTACCO TORNA A RUGGIRE

Un poker che ha il sapore della svolta. I quattro gol rifilati al Monopoli sotto la pioggia battente del “Massimino” hanno riportato il sereno in casa Catania. Forse come mai ancora accaduto in questa stagione. Perché, oltre a vincere, i rossazzurri hanno anche risposto presente a quella richiesta di convincere più volte tirata in ballo da tifoseria e stampa.

Una prestazione importante nella quale – novità non indifferente – è tornata a brillare la stella di un reparto offensivo fino a questo momento rimasto in sordina rispetto alle aspettative. Le quattro marcature messe a segno dagli uomini di Rigoli, infatti, portano tutte il nome di giocatori dal profilo offensivo. Un dato non da poco se si considerano le difficoltà messe in mostra da un reparto finito troppo spesso nell’occhio del ciclone per prestazioni nettamente al di sotto delle proprie potenzialità.

La sensazione, pertanto, è che il Catania sia finalmente sul punto di innestare quella marcia decisiva per il definitivo salto di qualità. Un passaggio che dipende in primis proprio dall’evoluzione di alcuni elementi cardine del gioco offensivo rossazzurro. E, se mister Rigoli avrà certamente accolto con soddisfazione il recupero di Russotto, nonché i sussulti di Barisic e Paolucci, una menzione a parte va fatta per Mazzarani, un vero e proprio colpaccio targato Pietro Lo Monaco. Un elemento che, una volta trovata la giusta condizione fisica, si sta rivelando in grado di fare la differenza in un campionato con cui ha poco che spartire. È lui, infatti, il maestro di un’orchestra che sembra essere finalmente in grado di regalare una melodia armoniosa e coinvolgente.

Certo, considerare risolte tutte le problematiche a fronte di una singola performance positiva sarebbe un errore da non commettere. Il mercato di gennaio, come anche più volte ribadito dal direttore, richiederà certamente interventi volti a rafforzare la prolificità della squadra. Perché, adesso come non mai, è il momento di spiccare il volo e puntare dritto alle posizioni che contano.

Antonio Longo

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