CATANIA-FOGGIA: SPETTACOLO MANCATO

Dopo i pareggi contro Akragas e Messina, il Catania torna a giocare davanti ai suoi tifosi per sfidare il Foggia dell’ex De Zerbi. La squadra pugliese, però, è un osso duro e lo dimostra già nei primi quarantacinque minuti. Gli etnei, infatti, trovano molte difficoltà nel neutralizzare il gioco propositivo degli uomini dell’ex numero 10 rossazzurro. Il fulcro del gioco per i rossoneri è sicuramente Vincenzo Sarno, fantasista dal sinistro vellutato con un passo superiore a quello di un normale giocatore di Lega Pro.

Nonostante ciò, il Catania si rende pericoloso in un paio di occasioni con l’uomo più in vista del primo tempo, Davide Agazzi. È proprio il giovane centrocampista a calciare a giro verso la porta difesa da Narciso al 17’, quest’ultimo, però, smanaccia in calcio d’angolo. Venti minuti più tardi, inoltre, Agazzi sfiora ancora il gol, stavolta di testa. Il pallone, però, lambisce il palo e si spegne sul fondo. Al 44’, invece, si rifà vivo il Foggia con un’inzuccata di Coletti che anticipa un incerto Bastianoni, ma la sfera finisce di poco alta sulla traversa.

Nel secondo tempo la partita si addormenta. Le due squadre, infatti, si annullano. Da un lato il Foggia si accontenta di ripartire in contropiede, dall’altro il Catania non riesce ad avvicinarsi pericolosamente nei pressi dell’area di rigore avversaria. Solamente al 75′ si registra un’azione degna di nota. Stavolta è Calderini a sbagliare un gol davanti la porta, calciando alto sulla traversa. Poi niente di più: finisce ancora una volta 0-0 il match tra Catania e Foggia.

Quello visto stasera non è stato un Catania convincente. Gli uomini di Pancaro continuano a soffrire un consistente calo di forma, accusando una notevole stanchezza. Inoltre, i rossazzurri non riescono mai a costruire il gioco, limitandosi ad abbozzare qualche lancio qua e là, senza mai trovare i propri attaccanti pronti a metterla in rete. Etnei scarichi, sia nella mente che nelle gambe. Nessuno è in grado di eccellere sugli altri, anche se Nunzella e Agazzi appaiono essere i più positivi in quest’ultimo periodo.
Male l’attacco, soprattutto Calil. Il brasiliano si nasconde dietro i difensori avversari e si lascia andare addirittura al nervosismo, quando con una scivolata in attacco rimedia un giallo praticamente inutile.
Alla fine sono solo sbadigli al “Massimino”, anche se i fischi dalla curva si fanno sentire. Ingenerosi…

Federico Fasone

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