ANDUJAR, HAI FATTO DI NUOVO A BOTTE?

Dopo il caos tra River Plate e Boca Juniors, il Torneo De Verano, competizione amichevole che anticipa il campionato argentino, regala, per modo di dire, una nuova rissa. Stavolta è successo nel match tra Estudiantes e Gimnasia La Plata, terminato 1-0 con goal di Azqui, ma sospeso per una maxi lotta in mezzo al campo. Scene vergognose, botte vere, con calci e pugni che volano e calciatori che si rincorrono per tutto il rettangolo di gioco.

Il calcio argentino, non è certamente nuovo ad episodi del genere, ma lo spettacolo ha dell’incredibile. Stavolta, protagonista della maxi rissa, ritroviamo una vecchia conoscenza dei tifosi rossazzurri. Quel Mariano Andujar, croce e delizia della tifoseria etnea, recidivo in quanto ad episodi violenti.

Tutti ricorderanno infatti, la rissa finale del derby Catania-Palermo del 21 Aprile 2013. In quell’occasione il portiere del Catania prese a pugni il centrocampista rosanero Barreto, lasciando di stucco tutti i presenti. Dopo il gol del pareggio dei rosanero, arrivato in pieno recupero, è nata una zuffa con Andujar protagonista. Il portiere argentino ha gettato a terra Barreto e lo ha iniziato a colpire, prima di essere placato dai compagni di squadra e poi espulso dall’arbitro: un atteggiamento che sarebbe stata una reazione a quanto fatto dal centrocampista del Palermo, che aveva colpito con una testata l’avversario.

Stavolta, l’aggressione è stata ancor più violenta, ma l’ex numero 21 rossazzurro oltre ad averle date, ha subito diversi colpi al capo dagli avversari. Scene che non vorremmo mai vedere, ma che mettono in fortissimo dubbio l’autocontrollo dell’argentino. Pilastro basilare per un professionista del suo calibro. Inutile sottolineare, che quando si arriva a giocare a certi livelli, di conseguenza guadagnando fior di quattrini, non puoi assolutamente prescindere dal controllo dei propri nervi, controllando il proprio nervosismo. Ma Andujar ancora non è riuscito in questo.

Per vedere il video clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=LebTb6a3zJI

Marco Zappalà

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