NON CI SARÀ ALCUN BLOCCO DELLE RETROCESSIONI
Cambiano nuovamente gli scenari per il futuro del campionato di Lega Pro. Dopo le indiscrezioni trapelate nelle scorse settimane, che volevano un ritorno al format di 20 squadre per girone a partire dalla prossima stagione, con il conseguente blocco delle retrocessioni nel campionato in corso, dall’Assemblea di Lega arriva una secca smentita. Se da una parte, infatti, è stata confermata la volontà di riportare la Lega Pro a 60 squadre – con tre gironi da 20 – a partire dal prossimo campionato, su un altro versante si è annunciato che non è previsto alcun blocco delle retrocessioni nella stagione in corso. Solo al termine di quest’ultima verranno decisi criteri e modalità per i ripescaggi che decreteranno il ritorno al vecchio formato.
Quest’anno, pertanto, come da regolamento, saranno tre per ciascun girone le compagini destinate a retrocedere in Serie D. Una notizia che non farà certamente piacere al Catania, ad oggi risucchiato a pieno nella lotta per evitare i play-out che coinvolgono le formazioni che si piazzano tra il penultimo e il quintultimo posto. I rossazzurri, allo stato attuale, sarebbero matematicamente salvi solo in virtù del vantaggio negli scontri diretti maturato sul Monopoli, con cui condividono la quintultima posizione con 29 punti all’attivo. Ciò che pertanto si prospetta è un finale al cardiopalma, dove ogni singolo punto potrebbe risultare utile per evitare lo spettro della retrocessione.
Una volata finale che coinvolge ben sette squadre, nella quale con ogni probabilità sarà il fattore mentale a caratterizzarsi come elemento decisivo. Ed è proprio su questo aspetto che, sin dal suo arrivo ai piedi dell’Etna, sta lavorando mister Francesco Moriero. Il tecnico ex Lecce ha fatto di parole come “mentalità” e “cattiveria” due imperativi chiave da inculcare nella testa dei suoi giocatori. In tal senso, la trasferta thriller di Foggia rappresenterà un non indifferente banco di prova per testare i progressi della squadra dopo la vittoria del derby contro il Messina. Uscire dallo stadio “Pino Zaccheria” con un risultato utile alimenterebbe – e non poco – le speranze di salvezza dei rossazzurri, considerando che il prossimo turno li vedrà impegnati al “Massimino” contro l’ormai spacciata Lupa Castelli Romani.
Dati alla mano, chiudere la stagione con 36 punti all’attivo potrebbe essere sufficiente per garantirsi la permanenza nella terza serie. Quella in cui nessuno ai piedi del vulcano si identifica, ma che bisogna comunque difendere con i denti.
Antonio Longo
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