LA VECCHIA SERIE C1 E GLI AMICI DI BENEVENTO
Messa in archivio la vittoria contro la Lupa Castelli Romani, per il Catania è già tempo di lavorare in vista della sfida interna di sabato. Si torna a casa, si torna al “Massimino”, fortino ancora inespugnato in cui il Catania cercherà di riprendere la marcia verso la salvezza. La prestazione di Rieti, rappresenta inevitabilmente la classica “vittoria scaccia-crisi”, giunta probabilmente nel momento fisico, psicologico e ambientale più delicato della stagione fino ad oggi.
Nelle ultime sei gare, tra infortuni, media punti a rilento, fase offensiva poco efficace e tifoseria stizzita per alcune prestazioni al di sotto delle aspettative, il Catania ha respirato aria pesante. La squadra rossazzurra, sabato scorso contro il Foggia aveva assaporato amaramente i primi fischi della stagione del “Massimino”. Come se non bastasse, l’esito negativo del ricorso al Collegio di Garanzia del Coni ha ulteriormente incupito l’umore di squadra e ambiente, riportando alla luce vecchi fantasmi e timori non del tutto sopiti, dopo due anni di delusioni e sofferenze.
Che tristezza al “Manlio Scopigno”…
In questo scenario, i tre punti di sabato acquisiscono un valore notevole, tre punti pesanti, fondamentali soprattutto nell’economia dell’atmosfera che si respirerà al “Massimino” nella prossima gara. La trasferta laziale ha portato in dote due fattori fondamentali: il primo, è che questo Catania non è del tutto guarito, ha vinto sì, ma non ha convinto e considerato anche il bagaglio tecnico dell’avversario ci si poteva aspettare qualcosa in più. Il secondo tende ad evidenziare quanto sia importante una tifoseria tanto numerosa e calorosa come quella etnea. Quaranta i tifosi di casa, di contro i centodiciotto cuori impavidi etnei giunti da Catania.
Anche questa è Lega Pro… Tuttavia consapevoli che, uno scenario triste e desolante come quello vissuto al “Manlio Scopigno” di Rieti stile “calcio di periferia”, non potrebbe mai esistere al “Massimino”, almeno fin quando giocherà il Catania. Qualunque sia la categoria d’appartenenza, a prescindere dal risultato, la tifoseria etnea ha dato ampia dimostrazione di quanto sia importante il legame con i propri colori e con la propria maglia.
“A proposito di tifoserie…”
Dopo ben tredici anni, sabato al “Massimino” torna una tifoseria che gode delle simpatie del popolo etneo. Un’amicizia non antichissima nata proprio tra i campi dell’ex C1, consolidata tra gli ultimi anni novanta e i primi anni duemila. I catanesi si sono spesso recati a Benevento in partite importanti affrontate dagli “stregoni” e lo stesso hanno fatto i beneventani in occasione di alcune trasferte intraprese dai rossazzurri in terra campana. A conferma degli ottimi rapporti tra le due compagini, il 19 ottobre i tifosi della Curva Nord hanno esposto uno striscione all’esterno dello Stadio Massimino, in occasione dell’alluvione abbattutasi nella città campana.
Lo striscione recitava: “Solidali alla città di Benevento”.
Ebbene, possiamo dire che Napoli, Crotone e Benevento rientrano nell’annovero di quelle che si possono definire tifoserie “amiche”. Dunque, vi sono tutti i presupposti, per assistere ad una bellissima festa di sport, lealtà e rispetto anche sugli spalti.
Marco Zappalà
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