CATANIA, DALLA ROMA ALLA LUPA CASTELLI ROMANI
19 Novembre 2006. Allo stadio Olimpico si gioca Roma-Catania. I rossazzurri, tornati nel calcio che conta dopo ben 23 anni, con 12.000 tifosi al seguito, escono sconfitti con un sonoro 7-0. Il colpo è duro e non immune da ferite, forse mai del tutto rimarginate. Eppure, nonostante tutto, almeno il 99% dei sostenitori etnei oggi metterebbe la firma per rivivere quei momenti. Quel Catania avrebbe trascorso 8 stagioni nella massima serie, condite da non poche soddisfazioni ottenute contro le big del campionato, tra cui proprio le capitoline Roma e Lazio.
Come non ricordare il gol di Maxi Lopez che nel febbraio del 2010 “purgava” i biancocelesti guidati da Davide Ballardini. Come dimenticare la prestazione maiuscola contro i giallorossi di Zeman alla prima giornata del campionato 2012-2013, con i rossazzurri fermati sul 2-2 solo allo scadere grazie ad una prodezza del neo entrato Nico Lopez.
Oggi, esattamente 9 anni dopo, ci si ritrova ancora una volta a dover affrontare una trasferta nei pressi della capitale. Ma, stavolta, l’avversario di turno non saranno i giallorossi di mister Garcia – tra l’altro per ironia della sorte reduci dalla disfatta in terra catalana – bensì la Lupa Castelli Romani. Il teatro designato non sarà lo stadio Olimpico, ma lo stadio Centro d’Italia-Manlio Scopigno di Rieti che, secondo lo previsioni, non accoglierà più di 100 spettatori a supporto della squadra di casa.
Come ci si è ridotti? E, soprattutto, a chi sono da attribuire le colpe di questo tracollo? Sono questi gli interrogativi che attanagliano la mente del tifoso rossazzurro. C’è chi ancora ad oggi non è in grado di trovare una spiegazione razionale. C’è chi, invece, non si esime dall’addossare le colpe ad una gestione malsana venutasi a creare in seguito all’ingresso in società dell’ex Ad Pablo Cosentino. E poi c’è Nino Pulvirenti; fino a qualche tempo fa “Ninuzzo”, oggi personaggio tutt’altro che gradito alla piazza per l’ormai nota inchiesta “I treni del gol”. Eppure, sabato 28 Novembre, in molti saranno ancora lì a supportare gli uomini in maglia rossazzurra nel difficile impegno contro la Lupa Castelli Romani. Allo stadio di Rieti saranno probabilmente in maggioranza. E, ancora una volta, si chiederanno perché si ritrovino in una realtà del genere. Col dovuto rispetto, intendiamoci.
Antonio Longo