IMPOSSIBILE UNA NUOVA CONDANNA

Qualche giorno fa sono arrivati i deferimenti per Daniele Delli Carri e Gianluca Impellizzeri, protagonisti assoluti del “caso Catania”, che ha movimentato l’estate calcistica alle falde dell’Etna. Immediatamente si è iniziato ad ipotizzare una nuova condanna per il Catania, chiamato, a detta di qualcuno, a rispondere per responsabilità oggettiva. Addirittura alcuni “informatori” hanno iniziato a delineare i tratti di un’ulteriore penalizzazione che riporterebbe la squadra ad un valore in negativo in graduatoria. Fantasia. Tutta una questione di immaginazione poiché, in termini legali, le cose non funzionano così.

L’ordinamento giuridico italiano, nella branca del diritto penale, adotta un principio denominato “ne bis in idem” (“non due volte per la stessa cosa”).  Tale principio, proprio in ambito penale, è il fondamento del principio dell’assorbimento per cui, il concorso di due o più reati si esclude se la realizzazione del primo reato comporta automaticamente un secondo. In tal caso, quest’ultimo illecito, finisce con l’essere “assorbito” dal primo. In altri termini, un giudice non si può pronunciare più volte su un caso già giudicato.

Questa è la spiegazione giuridica per cui il Catania, avendo già subito un processo dinnanzi alla Corte Federale ed essendo già stato emanato un provvedimento di condanna, non potrà essere nuovamente giudicato per responsabilità oggettiva nel corso del processo a Delli Carri, né tanto meno nel corso di quello mosso ad Impellizzeri. Il Catania ha pagato, anche più di quanto richiesto dal procuratore Palazzi, perciò la società non rischia ulteriori provvedimenti disciplinari, se non quello riferito al ritardo dei pagamenti Irpef della scorsa stagione. Congiuntamente a questa nuova possibile penalizzazione, si attende il ricorso alla Corte Federale per i 9 punti di penalizzazione inflitti: insomma, 2/3 punti in più o in meno, a seconda della definitiva decisione della Corte, non certamente una nuova ghigliottina sul collo di un Catania già flagellato e – stando a quanto visto sul campo – subito guarito.

Giuseppe Mirabella

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