LA DIFFERENZA TRA SOSTENERE ED AVERE FIDUCIA

Dopo un’ estate a dir poco straziante, la parola sta per passare, finalmente, di nuovo al campo. Ma quante persone saranno presenti attorno al rettangolo di gioco quest’anno? La domanda è più che lecita perché, se da un lato l’affetto e l’amore per questi colori non sono venuti meno neanche nei giorni peggiori, dall’altro le tristi vicende in cui il club etneo è stato coinvolto hanno sancito un’importante rottura tra tifoseria e società.

Dunque, prima che la parola passi al campo, deve prima essere data ai tifosi, i quali, come ogni anno, sono chiamati a decidere se prendere l’impegno di dimostrare la propria fiducia alla squadra per tutta la stagione. Perchè la questione verte proprio sulla differenza tra sostenere e avere fiducia, come viene sottolineato in un post della Nord pubblicato nella giornata di ieri. Se l’amore non può esaurirsi, la pazienza e la stima nei confronti del proprio club possono anche finire. Dunque giocatori e società dovranno guadagnarsi partita dopo partita la presenza del pubblico. Ogni biglietto acquistato sarà frutto del duro lavoro che ogni protagonista del nuovo corso rossazzurro dovrà prestare alla causa.

Come a dire:“Non per male, ma in questi anni ne abbiamo davvero viste troppe, questa volta il primo passo fatelo voi”. Questa, in sintesi, è l’opinione della Curva Nord, di coloro che forse più di tutti portano i segni dell’attaccamento, mai venuto meno, a questi colori. Sembrano non pensarla proprio allo stesso modo invece i 3000 abbonati, numero di certo importante, che ancora una volta hanno deciso di dare sin da subito il proprio appoggio incondizionato, sottolineando quanto la città sia legata, nonostante tutto, a questa squadra e a questo sport.

D’altronde l’amore si può dimostrare in tanti modi, l’importante è che anche il Catania (ri)cominci ad amare i propri tifosi.

Carlo Cimellaro

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