Catania fuori dai giochi, neanche il tempo. A dire il vero, però, la partita valevole per il secondo turno di Coppa Italia contro la Spal sarebbe stato meglio non giocarla proprio.

I rossazzurri sono impacciati, appesantiti e spompati. C’era da aspettarselo visto che la squadra di Pippo Pancaro ha iniziato il ritiro solamente dieci giorni fa.

La formazione titolare è composta da dieci giovanotti più un “big”, Alessandro Rosina. Ma risuona solo il cognome dell’ex Siena, che per il resto sta troppo sulle gambe, totalmente fermo. E come lui, tutti gli altri si lasciano ingabbiare da una Spal che, seppur non brillantissima, è una squadra già rodata a differenza di quella dell’elefante.

Ci pensa Zigoni a decidere il match. Il compagno Mora sfrutta uno dei tantissimi buchi difensivi del Catania, mette il pallone in mezzo e l’attaccante ex Milan trafigge Ficara di testa, totalmente libero di colpire. Niente più da dire sulla partita, Catania senza forma nè identità.

Sugli spalti, invece, si registrano solo 841 paganti. Stadio quasi deserto, nel quale si sentono per tutta la partita i tifosi della Spal incitare la propria squadra, mentre dalla Curva Nord, per circa una ventina di minuti, si sentono parole di protesta contro Pulvirenti. Poi niente di  più.

Catania fuori dai giochi dunque, ma non è finita qui. Sì, perchè è notizia di oggi che Davide Baiocco abbia lasciato il ritiro di Torre del Grifo. Dopo averlo intercettato, abbiamo potuto capire dalle sue parole che il mister Pancaro non lo abbia ben visto nel ruolo di mezzala di centrocampo. Forse, il centrocampista quarantenne, agli occhi dell’allenatore, non dimostrava quella tenuta e quella freschezza che dovrebbe avere chi occupa quel ruolo, soprattutto in un campionato come quello che, probabilmente, sarà la Lega Pro.

Il matrimonio tra il Catania e Baiocco, dunque, non si (ri)farà. Catania out, Baiocco pure. Aspettando la sentenza.

Federico Fasone