DARE AI CALCIATORI QUEL CHE È DEI CALCIATORI

La vittoria del cuore. Che, come invocato dallo striscione campeggiante nella desolata Curva Nord, va “oltre l’ostacolo”.

La vittoria del cuore, di un Catania che va sotto per due reti a zero contro la Virtus Francavilla, e poi riesce a rimontare fino al 3 a 2 finale che dà il pass per il prossimo turno playoff contro il Catanzaro al “Massimino” o in trasferta contro la Ternana .

La vittoria del cuore, di calciatori (ma anche vari dipendenti della società) alle prese con mille difficoltà come la mancata percezione delle spettanze dal mese di gennaio, come il senso di precarietà derivante da una situazione societaria difficilissima, come il dover giocare in una afosa serata di fine giugno (con tanto di blackout del sistema di illuminazione per nove minuti) senza il sostegno del proprio pubblico. D’altra parte, è bene ricordare che i professionisti della terza serie non godono certo di contratti floridi paragonabili a quelli militanti nella massima serie. Guai quindi a giudicare negativamente chi ha deciso di non sposare la causa playoff e ha optato per la rescissione del contratto; ma un plauso, grosso plauso, a chi invece quella causa ha deciso di sposarla.

Certo, quanto accaduto ieri non deve e non può far dimenticare che la vera partita si gioca all’interno delle aule di tribunale. Sarà quest’ultimo, infatti, a dare indicazioni più precise sulle sorti future del club di via Magenta. In tal senso, nello specifico, si attendono novità nelle prossime ore.

Antonio Longo

Fonte foto: calciocatania.it

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