STENTA L’ATTACCO, VINCE LA STANCHEZZA: BUON PUNTO A MONOPOLI

A soli 3 giorni dalla vittoria di Pagani, il Catania torna in campo per recuperare la prima giornata di campionato, non disputatasi a causa della famigerata “questione ripescaggi”. Lo fa al “Vito Simone Veneziani” contro il Monopoli, formazione dall’andamento altalenante, che nelle ultime due uscite ha collezionato una vittoria casalinga contro la Paganese e una sconfitta lontano dalle mura amiche contro la Juve Stabia. Per gli etnei questa sfida ha il sapore della rivalsa, dato che, lo scorso anno, i biancoverdi avevano travolto i rossazzurri per 5-0 compromettendo, di fatto, la loro corsa verso la promozione diretta.

Non è una gara facile e lo si nota già dai primi minuti: prima al 9′ poi al 18′, i pugliesi riescono a rendersi pericolosi con due tiri dal limite di Mangni. In entrambe le occasioni Pisseri è bravo a farsi trovare pronto. La partita si gioca soprattutto sul piano fisico: le due squadre per tutto l’arco del primo tempo sono più attente a contenere piuttosto che a offendere e le azioni d’attacco rimangono perciò affidate quasi esclusivamente alle iniziative individuali. Sponda rossazzurra, il più pericoloso della prima frazione è sicuramente Angiulli che ci prova con due tiri da fuori prima al 28′ poi al 44′. Entrambe le conclusioni, però, incontrano i guantoni dell’estremo difensore biancoverde Pissardo. Negli ultimi 20 minuti, ad esclusione di un calcio di punizione dal limite di Lodi al 29′ su cui Aya non riesce a impattare per un pelo, non succede più nulla e si va al riposo in parità.

Nel secondo tempo i ritmi salgono: a inizio ripresa, ripresa i padroni di casa si rendono pericolosi con Mangni che su un cross dal fondo spara sopra la traversa a pochi passi da Pisseri. Risponde per il Catania Lodi che, dopo una bella triangolazione con Curiale, libera un tiro a giro che si spegne di poco a lato. Qualche minuto dopo, su un ribaltamento d’azione, Zampa impatta la traversa con una parabola insidiosa, deviata dalla difesa etnea, che per un soffio non beffa Pisseri. Durante la seconda frazione, sebbene il Catania provi più e più volte a riversarsi nella metà campo avversaria, sono i padroni di casa a gestire per larghi tratti il pallone . Al 68′ Baraye e Curiale confezionano un’azione per il possibile vantaggio ma ancora una volta la retroguardia pugliese è brava a sventare il pericolo. A quel punto, Sottil prova a cambiare l’inezia della gara: dentro Bucolo, Ciancio e LLama, fuori Angiulli, Baraye e Marotta. A dispetto delle sostituzioni, tuttavia, non succede più nulla e il fischio dell’arbitro chiude la gara con un pareggio tutto sommato giusto.

Il Catania rallenta la sua rincorsa alla vetta e dà una tregua alle sue rivali alla promozione. Al cospetto di un avversario che ha dimostrato un migliore stato di forma, gli etnei per la prima volta in questo campionato riescono solo raramente a rendersi pericolosi, soffrendo per lunghi tratti la compattezza avversaria.

Resta da rilevare l’andamento comunque positivo di questo rush iniziale, con 4 vittorie e 2 pareggi su 6 partite che non sono di certo un bottino da buttare, soprattutto in virtù del mese di stop iniziale. Impossibile però scacciare l’idea che qualcosa in più, in questa gara, dall’11 di Sottil, la si poteva pure aspettare.

Simone Caffi

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