PRIMATO CONDIVISO ED AMARO

Per raggiungere i propri obiettivi stagionali ogni squadra in sede di allestimento della rosa parte sempre dall’individuazione di un attaccante capace di andare in doppia cifra, che possa garantire gol e assist con una certa continuità.
Spesso si dice che gli attaccanti vadano ad annate e che non sempre è facile ripetersi, soprattutto nel calcio dove ogni stagione riserva sempre sorprese inaspettate.
Quando però i numeri realizzativi delle punte non sono molto favorevoli c’è bisogno di reperire marcature attraverso i centrocampisti con capacità di inserimento e difensori con il vizio del gol, abili soprattutto nel sfruttare i calci piazzati per andare in rete.

Nel Girone C nella trenta giornate disputate Bari, Reggina e Catania sono state in grado di mandare in goal ben diciassette calciatori diversi.
Un primato condiviso con due big del girone che da una parte può far sorridere il mister Lucarelli, convinto sostenitore dell’importanza di avere in squadra “più bocche di fuoco”, ma che dall’altro lo fa fare amaramente a tutti i tifosi rossazzurri che vedono il Catania distante ben tredici e ventidue punti rispettivamente dai galletti e dagli amaranto.

Il capocannoniere della Lega Pro con all’attivo venti reti in ventinove apparizioni ossia il bomber del Bari nonchè ex Catania, Mirco Antenucci, ha segnato in sei delle ultime sette partite.
Il Catania deve dire “grazie” al trio formato da Mazzarani, Curcio e Salandria per aver siglato le sei reti che hanno portato i rossazzurri a vincere quattro delle ultime sei partite, prima della sosta forzata ancora in atto.
Infine la Reggina capolista e ormai con più di un piede in B ha fatto punteggio pieno in tre occasioni grazie agli acuti di Denis, Rubin, Rivas, Sarao e Paolucci.

Claudio Pisi

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