CHE SIA ANCORA A MONOPOLI LA BATTAGLIA PIÙ IMPORTANTE DELLA GUERRA?

È il 18 Febbraio 2018, 26ª giornata del girone C di Serie C. Salvemini, Genchi, Sounas, Longo e Magni sanciscono una roboante vittoria del Monopoli per 5-0, che ridimensiona il Catania lanciatissimo verso il vertice della classifica.

Fu il crocevia di una stagione. Da lì in poi i lapsus difensivi diventarono ingombranti insicurezze, le gambe pesanti si fecero di pietra e il feeling con l’allenatore, tristemente, si affievolì. Ma da quel match amaramente memorabile sono passati ormai otto mesi in cui è cambiato tutto: Lucarelli è stato sostituito da Sottil, ex idolo della Curva Nord che ha rinvigorito il rapporto tra tifosi e squadra, rasserenando l’ambiente a suon di buone prestazioni e gol.
La rosa stessa è cambiata molto, così tanto che i titolari potrebbero essere diversi per 9/11.
Nonostante sia trascorsa un’estate di soprusi che ha negato al Catania una sacrosanta e meritata promozione, relegando i rossazzurri ad una categoria a cui appartiene da fin troppo tempo, oggi Monopoli può rappresentare l’esame di maturità: una vittoria esterna, nel recupero di una partita non disputata perché ancora legalmente in lotta per la Serie B, è il giusto stimolo da cui l’Elefante può trarre le motivazioni adeguate per proseguire questa scia positiva e costante.
La promozione non è più rimandabile, lo sa la società, che in termini economici e di salute mentale ha speso davvero molto; lo sanno l’allenatore, la rosa e soprattutto la piazza, che brama adeguata gloria per “u liotru“.
Che sia ancora a Monopoli la battaglia più importante della guerra?
Carlo Maria Castiglione

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