UN BOTTO CHE NON C’È STATO, UN RAGAZZINO DI BELLE SPERANZE: BASTERÀ?

Un botto che non c’è stato. Si chiude così il mercato del Catania tra affari sfumati, cessioni e qualche piccola correzione dell’ultimo momento causata dagli infortuni. Già, perché dopo l’approdo di Rizzo e Caccavallo, era iniziato un vero e proprio toto attaccanti: tantissimi nomi erano stati accostati ai rossazzurri, per quella parte del campo in cui, da inizio stagione, è sempre sembrato mancare qualcosa.

Si è operato in tempo sugli esterni: la doppia defezione di Russotto e Caccavallo è stata abilmente “coperta” dall’arrivo di Porcino, giocatore classe ’95, che tanto ha fatto bene nelle fila della sua precedente squadra, la Reggina. Il giovane centrocampista, nella fascia sinistra è capace di ricoprire praticamente tutti i ruoli, e può rappresentare una pedina di spessore nell’adattarsi facilmente al 4-3-3 e al 3-5-2 di mister Lucarelli.

Dall’altro lato rimane il problema in attacco: Ripa sembra lontano dal bomber spietato visto a Castellammare di Stabia, mentre Curiale, pur egregiamente, è stato adattato al ruolo di prima punta, ma giocherebbe meglio affiancato da un compagno di reparto più statico e forte fisicamente. Per questo arriva un giovane come Brodic, di sicuro talento, ma che lascia forti dubbi sul piano dell’esperienza, specialmente in una categoria complicata come la Serie C. Freddezza e una forte presenza fisica, dall’alto dei suoi 21 anni e del suo 1.80 di statura: questo dicono le gli addetti ai lavori riguardo alle sue caratteristiche.

Qualità che basteranno per un veloce adattamento a un campionato difficile come la terza categoria italiana?

Simone Caffi

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