DIVIETO DI TRASFERTA AI MESSINESI: UNA SCELTA CHE NON CONVINCE

Il Prefetto della provincia di Catania ha deciso che in occasione del derby Catania-Messina che si giocherà giovedì prossimo al “Massimino”, i tifosi ospiti non potranno raggiungere l’impianto di Piazza Spedini; i supporters etnei, invece, potranno acquistare i biglietti a prezzi “popolari”. La decisione è accolta con stupore dato che, fino ad ora, sono stati sempre i catanesi a vedersi privare del diritto di assistere alla partita della propria squadra. All’inizio del campionato, infatti, molti gruppi del tifo organizzato – da sempre contrari al tesseramento – hanno deciso di sottoscrivere la tessera del tifoso per poter andare al seguito del Catania in trasferta.

Sin da subito, senza che sia mai successo qualche episodio eclatante, ai tifosi etnei sono state vietate diverse trasferte: il derby d’andata contro il Messina, i due derby giocati ad Agrigento (uno di Coppa Italia e quello di campionato di domenica scorsa), la gara a Castellammare contro la Juve Stabia e quella di Catanzaro.

Nel caso di Agrigento, tra l’altro, la trasferta è stata vietata perché si temevano delle infiltrazioni di tifosi palermitani tra quelli agrigentini data una loro vecchia amicizia. La tifoseria del Gigante e quella catanese, infatti, non si sono mai incontrate, dato che la prima partita ufficiale tra i due club si è giocata proprio nell’occasione della Coppa Italia di pochi mesi fa, pertanto non sembravano esserci i presupposti per definirla una “partita a rischio”. I tifosi palermitani, però, si sono “infiltrati” con quelli leccesi e, in occasione di Catania-Lecce, sono riusciti a varcare i cancelli del “Massimino” riscaldando un’atmosfera già di per sé agitata.

I catanesi non hanno potuto raggiungere Castellammare, ma gli stabiesi, in occasione della gara di ritorno, hanno preso posto nel settore ospiti. In quell’occasione, una ventina di trasferisti giunsero al prefiltraggio del “Massimino” privi di biglietto e di tessera del tifoso e in più, si aggiunsero una decina di tifosi provenienti da Siracusa, dato il gemellaggio delle due tifoserie.

Altra trasferta vietata fu quella di Catanzaro ma, anche in questo caso, fu permesso ai calabresi di venire a Catania per sostenere la propria squadra.

Ora, dopo tante “ingiustizie” e dopo che il servizio d’ordine di Catania ha dovuto garantire la sicurezza di tifosi locali ed ospiti anche quando il pericolo poteva essere evitato, arriva un divieto di trasferta ai messinesi; divieto che sembra più un contentino per i tanti tornelli sbattuti in faccia piuttosto che per problemi di ordine pubblico. In fondo i tifosi avversari sono l’essenza di un derby.

Giuseppe Mirabella

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