WAITING FOR…PAGLIARA

Fautore insieme a Maurizio Pellegrino della cordata che ha acquisito il Calcio Catania, salvandolo dal possibile fallimento, Fabio Pagliara è il manager, deus ex machina, pur non essendone socio, del gruppo “Sigi”, attuale proprietario del Calcio Catania.

Le idee “pazze” alle quali si ispiravano Pagliara e Pellegrino in tempi antecedenti alla creazione della Sigi Spa, sono state pochi giorni fa riportate dallo stesso manager sul proprio profilo social, ricordando un intervento per “Il Foglio”. Idee avanguardistiche, basate su una rivoluzione e modernizzazione del linguaggio, del merchandising e marketing territoriale, e un approccio manageriale che vada oltre i confini del rettangolo di gioco. Il tutto basato su un sistema societario ad azionariato diffuso.

Il dottor Pagliara intervistato dal giornale “La Gazzetta dello Sport”, nell’edizione del 26 agosto 2020 aveva rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti il progetto Catania: “La mia idea è di radicare sul territorio immagine e ruolo del Catania, ma anche di globalizzarlo toccando Paesi esteri che sono popolati da siciliani che hanno a cuore il nostro club”. Esponendosi anche sulla una possibile apertura a Joe Tacopina: “Se T., che non abbiamo invitato noi, dovesse chiamarci per un incontro ponendoci idee valide e utili per il futuro del Catania, sarà assolutamente il benvenuto”.

Nel frattempo l’organigramma societario del Calcio Catania sta prendendo forma e i soci della Sigi hanno individuato delle figure ben precise per vari ruoli, ma il dottor Pagliara non ha ancora nessun ruolo societario. Nonostante inizialmente si pensasse all’attuale Segretario Generale Fidal come il futuro presidente del Calcio Catania, a oggi non sembrano esserci margini di dialogo e apertura per ricoprire questo ruolo.

Ciò in virtù anche delle dichiarazioni rilasciate a “Catanista dall’imprenditore Angelo Maugueri di Ecogruppo Italia, e socio Sigi. Maugeri ha così chiosato sul ruolo proposto al dottor Pagliara: “La Sigi ha proposto un contratto per il marketing, siamo in attesa che accetti o meno, anche perché lui non è socio, ma uno che ha sposato il progetto, per noi importante, come lo sono i più piccoli soci investitori”.

Possono davvero cosi naufragare i progetti di un manager dalle idee strabilianti, e che nonostante sia stato vittima del Covid non si è risparmiato per la causa Catania? Sarebbe giusto proporgli solo un ruolo di marketing, nonostante fin dall’inizio si sia paventata l’ipotesi della presidenza del Calcio Catania? L’aumento di capitale avvenuto nelle ultime ore, e l’apertura totale della Sigi nei confronti di Tacopina, non escludono di certo l’ingresso in società dell’uomo a cui il Catania deve molto, certi che possa dall’alto della sua esperienza, anche in campo sportivo-manageriale, dare un importante contributo.

Ugo Zinna

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