TUTTI VOGLIONO UNA GRANDE FESTA: DOMANI LA VERITÀ (FORSE)

La settimana della verità. Dopo tante parole. Dopo tante polemiche. Mercoledì 1 Agosto la Corte d’Appello Federale (CAF) pronuncerà la sua sentenza sul caso Novara, dopo che i piemontesi nei giorni scorsi hanno vinto il ricorso al Tribunale Nazionale Federale che di fatto li ha resi ripescabili in Serie B, smentendo così quel parametro secondo cui le squadre soggette a penalizzazioni negli ultimi tre anni non potessero essere prese in considerazione per eventuali ripescaggi. Una sentenza che, per forza di cose, riguarderà in prima persona il Catania, anch’esso – come ormai noto –  nella stessa situazione giuridica del Novara.

Qualora dal CAF dovesse arrivare il via libera, per Catania e Novara si spalancherebbero così le porte della B, rimasta in questo momento a corto di tre posti dopo i fallimenti di Avellino (che attende la sentenza del Coni), Bari e Cesena. Le due formazioni, infatti, secondo i criteri presi in considerazione per i ripescaggi, sarebbero nei primi due posti della graduatoria, e quindi destinate a disputare il campionato cadetto.

Tuttavia, come tutti i casi giuridici che si rispettino, bisognerà fare i conti anche con una controparte formata da Ternana, Pro Vercelli e Siena, le quali, a loro volta, hanno presentato un controricorso al CAF contro la decisione di accogliere il ricorso del Novara e in più riprese si sono dichiarate disposte a tirare in causa altri organi come Coni e Tar pur di ottenere il pass per il ripescaggio in cadetteria.

Una situazione ingarbugliata più che mai, pertanto, con ipotesi e supposizioni che si rincorrono sempre più. Ai piedi dell’Etna, tuttavia, c’è la convinzione di possedere tutti i requisiti necessari per il ripescaggio. La città, nel frattempo, freme di attesa. E, d’altra parte, inutile negarlo, l’occasione è delle più ghiotte.

Antonio Longo

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