TROPPE DISTRAZIONI

In un campo reso pesanti dalle continue piogge degli ultimi giorni, la gara dei rossazzurri comincia con una defezione: Pecorino rinuncia alla maglia da titolare per un piccolo risentimento durante il riscaldamento e lascia il posto a Sarao.

La gara però non comincia male. Dopo solo 10 minuti , Piccolo, su calcio d’angolo per poco non la sblocca, ma il pallone gli rimane troppo sotto nel cuore dell’area campana e la difesa avversaria riesce a spazzare.

Da questo momento in poi si allargano gli spazi sul terreno di gioco, con entrambe le formazioni che sembrano potersi rendere pericolose da un momento all’altro. Al 16′ lampo dei padroni di casa: Pacilli crossa a giro per Turchetta, in ritardo Calapai lascia il calciatore casertano battere tranquillamente a rete di testa per l’1-0. Botta e risposta dei rossazzurri con Piccolo che qualche minuto piazza un sinistro rasoterra da fuori area che batte Avella.

Inizia il secondo tempo e solo dopo un minuto Carrillo segna di testa su calcio d’angolo, mettendo il pallone alle spalle di un colpevole Confente che esce a vuoto. La gara si mette ancora più in discesa per i padroni di casa qualche minuto dopo: Izzillo semina il panico sulla trequarti etnea e serve il pallone in verticale a cupone; Tonucci copre male la diagonale e l’attaccante casertano può insaccare un facile 3-1.

A questo punto Raffaele prova a dare la scossa con una doppia sostituzione con Dall’Oglio e Reginaldo, sembrati entrambi non proprio in giornata, che lasciano spazio a Rosaia e Manneh.

Che non sia una giornata fortunata per i rossazzurri lo si vede qualche minuto dopo, con il direttore di gara che assegna un calcio di rigore a favore degli etnei per fallo di mano e con Sarao che spara dritto sulle mani del portiere la palla del possibile 3-2.

Al 73′ ci pensa Manneh, dopo un bello scambio al limite con Piccolo, a riaprire le danze e da quel momento in poi i rossazzurri si ributtano in avanti rendendosi pericolosi ma dimostrando ancora una volta troppa imprecisione negli ultimi metri. Sul finale l’arbitro non vede un chiaro fallo di Komate su Rosaia, in piena area e la partita si conclude così a favore dei padroni di casa.

Imprecisione ed errori individuali segnano una gara che era stata approcciata bene dai rossazzurri: sia in avanti che dietro, la maggior parte dei dispiaceri arriva sempre da qualche distrazione che poteva essere evitata. Lo stadio Pinto rimane ancora stregato per gli etnei che dovranno evitare di concedersi ulteriori cali di tensione…

Simone Caffi

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