Tacopina e Cosentino: quando il “business” proviene da oltreoceano
Nel grande “circus” del calcio, sono sempre di più le squadre che hanno ceduto lo scettro della presidenza ad importanti imprenditori stranieri provenienti da ogni parte del mondo. I casi più eclatanti sono stati quelli dell’Inter di Massimo Moratti, che ha ceduto il 70% delle proprie quote societarie all’imprenditore indonesiano Erick Thohir e la Roma acquistata dall’imprenditore americano James Pallotta. Nella serie cadetta per quanto riguarda l’ambito dirigenziale e presidenziale, spiccano proprio le società che si affronteranno sabato al Massimino, ovvero Catania e Bologna. I felsinei sono stati acquistati dall’imprenditore Americano Joe Tacopina che sarà affiancato da un altro importante imprenditore canadese, quale Joei Saputo già proprietario del Montreal Impact.
Il Catania, seppur presieduto dal presidente Nino Pulvirenti, vede in Pablo Cosentino la sua figura principale. L’a.d. del Catania ha ormai acquisito molto potere, sia per quanto concerne l’assetto societario che per quanto riguarda le questioni di campo, tanto da marginalizzare la figura di Pulvirenti. Sia il Catania che il Bologna seppur in maniera differente stanno affidando il loro destino a uomini d’oltreoceano che con caparbietà hanno deciso di investire e lavorare in Italia. A differenza del Catania, il Bologna starebbe per affidare il ruolo di direttore sportivo a Pantaleo Corvino, mentre la società etnea ha affidato l’intera gestione nelle mani di Pablo Cosentino che non prevede di nominare alcun diesse, continuando a gestire da solo. Ai tifosi non rimane che sperare che oltre al businnes ci sia posto per il calcio, ma soprattutto che i dirigenti stranieri siano in grado di mantenere le promesse, come il ritorno in serie A.
Adriano Nicosia
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