QUARTI IN CLASSIFICA

Il “Luigi Razza” di Vibo Valentia ospita la formazione etnea, chiamata a dare continuità dopo il successo ottenuto fra le mura amiche contro il Rende, in un match che aveva lasciato non poche perplessità sotto il profilo della qualità del gioco espresso dagli uomini di Sottil. Ad attenderli stavolta c’è la Vibonese, una delle squadre più interessanti di questo torneo, che rappresenta sicuramente un avversario non facile da affrontare.

Eppure la prima frazione di gioco non è delle più esaltanti, anzi il Catania alterna un ritmo blando a delle improvvise accelerazioni. Prova ne siano le incursioni di Manneh in primis, con le quali s’infiltra in area e mette in subbuglio la retroguardia calabrese. Ciononostante, i tentativi verso ambo le porte stentano ad arrivare, perciò si deve andare negli spogliatoi sullo 0-0.

Quando si ricomincia, purtroppo i ritmi rimangono pressoché gli stessi. Il Catania fa girare meglio il pallone, ma non aggredisce l’avversario come dovrebbe, senza mai impensierirlo. Nemmeno le palle inattive aiutano, dato che neanche il subentrato Lodi trovi il sette da calcio piazzato. Poi quasi il nulla.

Pare che non esistano più santi a cui appellarsi. Gli etnei erano chiamati a vincere, soprattutto dopo la chiusura di un mercato che ha portato alcuni volti di primo livello alla corte di Sottil. E invece la solfa è sempre la stessa, perché i siciliani non cessano di essere la solita incompiuta.

Catania che attualmente si trova addirittura quarto in classifica, considerate le vittorie roboanti di Trapani e Catanzaro, con la Juve Stabia capolista ormai praticamente irraggiungibile. E dire che bisognava dominare il campionato e raggiungere la Serie B per via diretta. Forse adesso qualcuno ha smesso di crederci?

Federico Fasone

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