STUFI DI PERDERE COSÌ

Avremmo potuto parlare di un pareggio tutto sommato positivo contro un Bari sicuramente più attrezzato e quotato del Catania, ma purtroppo neanche stavolta possiamo raccontare qualcosa del genere. Già, perché fino a circa trenta secondi dalla fine del recupero assegnato dal direttore di gara, sembrava che i rossazzurri fossero in grado di dimostrare un minimo di lucidità per portare a casa un punto d’oro… E invece no.

Era accaduto tutto nella ripresa, dopo un primo tempo abbastanza noioso per ciò che concerne le occasioni da gol, che però sul piano del nervosismo aveva visto più di una scaramuccia fra le maglie delle due squadre avversarie, risoltasi con una sfilza di cartellini gialli per placare gli animi. Eppure, come si accennava poc’anzi, nel secondo tempo il match si sblocca col vantaggio degli ospiti, grazie ad un colpo di testa di Terranova su pregevole cross di Botta. Dopodiché i padroni di casa vengono chiamati ad una reazione che si consuma con la capocciata, tanto bella quanto efficace, del giovanissimo Moro, subentrato al posto di un invisibile Sipos, che così sigla il suo primo gol fra i professionisti. Peccato però che si tratti soltanto di un’illusione, dato che come si diceva in apertura, negli ultimi secondi della partita Monteagudo manca di freddezza e respinge frettolosamente un pallone su un avversario, che deve limitarsi a mettere la sfera sulla testa di Simeri. 1-2 e tutti a casa.

Leggerezza imperdonabile, ingenuità catastrofica. Insomma, mettetela come volete, fatto sta che questa sconfitta si aggiunge a quelle precedenti, mettendo in mostra tutti i limiti di una squadra che risente spesso dei cali di tensione e che non riesce a dare mai la sensazione di avere la situazione sotto controllo. Ancora una domenica amara per i tifosi rossazzurri, ormai stufi di perdere così.

Federico Fasone

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