SOTTERRATI DAI “SATANELLI”
Se giochi per non prenderle, inevitabilmente poi le prendi. Figuriamoci se non giochi affatto.
In questi brevi periodi si riassume la totale disfatta di cui si è reso protagonista indiscusso il Catania di mister Moriero, letteralmente sotterrato dal Foggia allenato da De Zerbi.
3-0 e tutti a casa. Rossazzurri pressoché incommentabili, finiti nella morsa dei padroni di casa, autori di una partita fluida e composta, grazie anche ad un possesso spasmodico ed un giro-palla non indifferente. Ovviamente tutto si traduce in gol. Apre le danze Floriano al 14′, siglando una rete tanto sbilenca quanto efficace: Sarno recupera palla sulla trequarti, colpisce l’incrocio dei pali con un sinistro a giro e proprio il numero 11 ribatte in porta con il ginocchio. Passano i minuti ed il Catania deve reagire, ma purtroppo non lo fa. I siciliani sono spaccati a metà: quantità a non finire lì dietro, qualità inconcludente lì davanti. Serve qualcuno che possa smistare palloni, costruire il gioco e magari smorzare un po’ i ritmi. Così Moriero sostituisce Lupoli con Musacci, ma il risultato è disastroso. Ogni equilibrio viene sfasato, la manovra decelera ancor di più, il Foggia sale definitivamente in cattedra. Al secondo tempo, infatti, arrivano i due gol che chiudono la gara: al 74′ Iemmello segna sorprendendo per vie centrali l’addormentata difesa rossazzurra; al 79′, invece, è Agnelli a segnare il gol del lunedì con un cucchiaio dalla trequarti, sfruttando una passeggiata di Liverani fuori dai pali. Foggia-Catania 3-0.
Un Catania che sarebbe stato meglio non vedere. Squadra senza arte né parte, che non fa altro che soffrire il gioco dell’avversario. Non convincono Bergamelli e Pelagatti sulle fasce, visto che sono evidentemente due centrali adattati. Non brilla affatto Russotto dietro la punta, in quanto il fantasista ha abituato le platee a giocare sul lato per poi convergere verso il centro. Impalpabile, infine, Calderini, che a dire il vero cerca di fare l’eroe, ma non fa altro che affermarsi come solista.
La vittoria nel derby è stato un caso isolato? Dopo aver visto il Catania di oggi, pare proprio di sì. Se i tre punti conquistati contro il Messina davano speranza ed ottimismo, oggi invece si è vista la solita squadra precipitare verso l’abisso. Poteva essere una grande occasione per allontanare lo spettro play-out, invece è stata la solita triste partita che non fa altro che condannare il Catania ad una realtà sempre più preoccupante. Di questo passo, si rischia seriamente il tracollo.
Federico Fasone
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