SERVE UN CAMBIO DI ROTTA

Ricompattare le forze ed essere più incisivi sotto il profilo dei gol. Di fronte al Catania si presenta un’occasione propizia per risalire la china della classifica. Infatti in occasione della sesta giornata di campionato al “Massimino” contro la Turris la squadra etnea può tornare a fare punti e dare uno scossone a questo inizio di stagione in parte travagliato. Mister Baldini rivoluziona a sorpresa il modulo iniziale e sceglie un 3-4-3 per agevolare le manovre sulla metà campo. Confermato Sala tra i pali coadiuvato in difesa da Ercolani e Ropolo ai lati assieme a Monteagudo centrale. Sulle corsie laterali spazio a Calapai e Zanchi, mentre a centrocampo il tecnico toscano schiera Maldonado e Provenzano per dare propositività in mezzo. Infine nel reparto offensivo torna titolare Moro accompagnato da Russotto e Russini in posizione di esterni.

Il primo tempo si apre subito con un piglio agonistico in favore della Turris che realizza il primo squillo del match alla porta di Sala nel primo minuto con Varutti, il quale calibra la conclusione al volo sotto porta spedendo la sfera di poco oltre la linea. Un evento isolato se si considera la risposta immediatamente incisiva del Catania che trova la rete del vantaggio al settimo minuto. In questa occasione Provenzano tende un filtrante a Moro in mezzo alla difesa campana dentro l’area. L’attaccante etneo non delude le aspettative e si porta il pallone sul piede sinistro per poi insaccare la conclusione potente in rete, siglando il gol del momentaneo uno a zero. Ma, per l’appunto, si tratta di un istante momentaneo in seguito al quale la Turris dimostra grande lucidità oltre la propria metà campo. A tal proposito la squadra campana non perde tempo e riesce a pareggiare i conti all’ottavo minuto con Giannone che, approfittando dell’errore di Ropolo nel disimpegno del pallone in difesa, recupera il possesso e beffa Sala segnando il gol dell’uno a uno. A nulla può servire la leggera deviazione dell’estremo difensore rossazzurro che aveva indovinato la traiettoria del tiro di Giannone sotto la traversa. In questa frazione di gioco rocambolesca da un lato si denota un notevole equilibrio tattico fra le due compagini, mentre dall’altro è chiaro l’atteggiamento a viso aperto che caratterizza tutto il primo tempo del match. Nello specifico è da evidenziare l’insieme delle verticalizzazioni per vie centrali che il Catania mette in atto grazie al contributo di Provenzano e Maldonado, propulsori del centrocampo etneo. Inoltre si rivelano fondamentali anche gli inserimenti in zona offensiva di Russotto e Russini, i quali partecipano alla costruzione delle manovre d’attacco aiutando i compagni di reparto in posizione più arretrata. Nell’insieme il Catania appare più compatto in fase di ripartenza, pur concedendo talvolta agli avversari lo spazio per avanzare sfruttando le corsie esterne a ridosso dell’area di rigore etnea. Gli etnei mantengono questo stesso trend anche negli ultimi istanti del primo tempo quando Russini rimedia una doppia ammonizione per un pestone ai danni di Esempio: inferiorità numerica in casa rossazzurra e cambio immediato da parte di mister Baldini che inserisce Biondi al posto di Ropolo. Tuttavia il match prende una piega diversa quando la Turris concretizza la rimonta nei due minuti di recupero. Varutti, sul cross teso di Giannone da fuori area, aggancia il pallone da sinistra e serve l’appoggio per Leonetti in area che, libero dalla marcatura etnea, trasforma il tap in a porta scoperta regalando il gol dell’uno a due alla Turris. Prima metà di gara che si chiude con i campani in vantaggio e proteste da parte di mister Baldini nei confronti dell’arbitro che lo sanziona con l’espulsione diretta in un momento di marasma generale, seppur di poco conto, in campo.

Al rientro dagli spogliatoi non tardano ad arrivare le direttive del tecnico rossazzurro sulle sostituzioni. Infatti prima del fischio di ripresa Baldini inserisce dentro Greco e Sipos per Provenzano e Russotto, intensificando così la fase offensiva e prediligendo la ricerca del pareggio per recuperare le sorti del match. Sin da subito si palesa l’apporto dei nuovi entrati, in particolare è Greco a mettersi in mostra al minuto 49 con un tiro ben calibrato verso lo specchio che Perina devia in corner con grande reattività. Sulla sponda avversaria la Turris fa sentire la sua presenza in campo e insidia gli etnei al minuto 50 con Giannone, il quale tenta la conclusione rasoterra all’angolino sinistro ma il tiro accarezza soltanto il palo esterno. Ma le sorprese non finiscono qui, tant’è vero che al minuto 53 la Turris triplica il risultato. In questi frangenti, infatti, Leonetti serve il filtrante in area per Santaniello che, durante un contropiede insidioso, si avvicina alla porta e scavalca Sala in uscita all’angolino alto realizzando la rete dell’uno a tre, senza che la difesa etnea possa rimediare all’errore in marcatura. Sebbene il destino del match sembra essere già scritto, il Catania può sorridere al minuto 56 quando l’arbitro fischia un calcio di rigore in favore degli etnei alla luce di un fallo di mano in area. A spiazzare Perina e trasformare il rigore del due a tre ci pensa Moro, a segno per la terza volta in campionato. In questi minuti sembra che la gara si riapra, cos’ mister Caneo opera i primi cambi e inserisce Sartore, Franco e Loreto per Leonetti, Tascone e Varutti, dando maggior copertura degli spazi difensivi alla compagine campana per difendere il vantaggio. Come nel caso di Greco, autore di una buona prestazione nonostante la disorganizzazione del collettivo in più occasioni, anche in questo caso i cambi si rivelano efficaci. In questo contesto merita attenzione l’apporto di Loreto che partecipa a quella che si rivela l’azione decisiva per il poker della Turris, poker che giunge al minuto 65 grazie al tiro un po’ maldestro ma fatale di Esempio. Infatti nel corso di questo episodio è proprio Loreto a vincere il duello con Sipos in corsa verso la porta etnea e a tendere l’appoggio per Esempio, il quale a quel punto spiazza Sala e sigla il gol del due a quattro. A questo punto del match il Catania appare non solo disorientato ma anche ammaliato dal gioco dinamico della Turris che meritatamente domina al “Massimino”. Ma non tutti i mali vengono per nuocere, e così al minuto 82 il Catania riapre la partita in un finale di gara che riaccende le speranze per i sostenitori etnei. In questa occasione i rossazzurri approfittando di una carambola in area sul corner battuto da Rosaia e, dopo il doppio rimpallo di Lorenzini, Biondi ribatte sotto porta e insacca il gol del tre a quattro, la prima in stagione al suo ritorno alle pendici dell’Etna. Fino al fischio finale la gara assume un colorito diverso, il Catania appare più sicuro in fase di costruzione mentre la Turris comincia a soffrire la compattezza avversaria. Lo stesso trend si verifica durante i cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro, minuti che il Catania gioca mettendo la quinta per provare gli ultimi assalti. Ne è un esempio la punizione di Pinto al minuto 93 che la barriera campana respinge, attimo in cui Calapai tenta la ribattuta ma Perina nega la gioia del pareggio agli etnei.

Ma oltre a quest’ultima occasione non c’è più tempo per risollevare le sorti di una partita funesta per il Catania ed epocale per la Turris, compagine che conquista la prima vittoria nella storia al “Massimino”. Per il Catania si tratta della seconda sconfitta consecutiva in casa: quattro punti totalizzati in sei partite e diciassettesimo posto in classifica che fa risuonare lo spettro dei playout. Se da un lato è vero che ci si trovi di fronte alle fasi iniziali del campionato, dall’altro è anche necessario puntare l’attenzione sul percorso fino ad ora deludente degli etnei che non agguantano un trionfo dalla prestazione contro la Fidelis Andria. A questo punto non appare come una mera suggestione un cambio di rotta quanto più immediato possibile per evitare scenari peggiori che possano compromettere la salvezza della squadra in Serie C. C’è ancora tempo, ma serve sfruttarlo al meglio. Servono consapevolezza e sicurezza delle proprie potenzialità, nella speranza di tornare a vedere un Catania pronto a rialzarsi come sempre.

Martino Schillaci

CATANIA-TURRIS 3-4

CATANIA (3-4-3): Sala; Ercolani, Monteagudo, Ropolo (39′ Biondi); Calapai, Maldonado, Provenzano (46′ Greco), Zanchi (66′ Pinto); Russotto (46′ Russotto), Moro (76′ Rosaia), Russini.

A disp. di Baldini: Stancampiano, Coriolano, Pino, Claiton, Biondi, Izco, Cataldi, Frisenna, Rosaia, Greco, Pinto, Sipos.

TURRIS (3-4-3): Perina; Manzi, Lorenzini, Esempio; Ghislandi, Bordo, Tascone (62′ Franco), Varutti (62′ Loreto); Giannone (70′ Di Nunzio), Santaniello (76′ Longo), Leonetti (62′ Sartore).

A disp. di Caneo: Abagnale, Di Nunzio, Franco, Palmucci, Iglio, Finardi, Loreto, Giofré, Zanoni, Pavone, Longo, Sartore.

ARBITRO: Stefano Nicolini (Brescia).

AMMONIZIONI: Russini (CT), Greco (CT), Calapai (CT), Pinto (CT), Maldonado (CT), Di Nunzio (TUR), Biondi (CT).

ESPULSIONI: Russini (CT).

RECUPERO: 2′ p.t.; 5′ s.t.

MARCATORI: 7′, 57′ rig. Moro (CT); 8′ Giannone (TUR); 47′ Leonetti (TUR); 53′ Santaniello (TUR); 65′ Esempio (TUR); 82′ Biondi (CT).

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