SCOPPA, SUPERATO DAL “RAGAZZINO”
Impostare un’azione per calciatori statici e con scarse capacità di inserimento è un compito senza dubbio arduo: ma nell’ultima giornata di campionato Federico Scoppa, a tutto questo, ha aggiunto una dinamicità molto limitata e qualche lancio davvero impreciso. Giusto per non farsi mancare niente.
Nella partita di tre giorni fa, infatti, il Cosenza si è reso protagonista di un pressing alto che non lasciava ragionare la retroguardia ed il centrocampo rossazzurro. Ed il Catania, dopo un campionato intero, pare non abbia trovato ancora rimedio a questo leitmotiv che viene riproposto sistematicamente da quasi ogni avversario incontrato al “Massimino”.
Davide Di Stefano, subentrato poi all’argentino, ha fatto subito evidenziare come un po’ di mobilità in più ed un’attitudine a rischiare abbiano giovato alla squadra, sia in termini di finalizzazione (il ragazzo classe ‘99 è addirittura arrivato due volte al tiro), sia in termini di velocità di idee.
Al contrario, il centrocampista argentino è evidente non si sia mai abituato ai ritmi di un campionato frenetico come quello di Lega Pro e che spesso si ritrovi a rendere ancora più macchinosa una manovra già pachidermica.
Che sia un limite mentale o tecnico poco importa, lui è come l’intera squadra: troppo lenti e compassati rispetto agli avversari. Il Catania è fermo, sul campo e ed in classifica. Sperando solo che lo rimangano anche le concorrenti.
(Fonte foto: calciocatania.it)
Simone Caffi