SALTA VERGARA: RITORNO AL PASSATO?
Circa due giorni fa è arrivato il comunicato ufficiale che, di fatto, pone fine alla trattativa Vergara-Catania. Una trattativa trasparente, quasi insolita. L’imprenditore messicano, infatti, aveva anche visitato Torre del Grifo Village, concedendosi addirittura alle telecamere per commentare la maestosità del centro sportivo. Tuttavia, non è bastato per convincere il magnate a sborsare la cifra richiesta al fine di rilevare la società etnea. È passato più di un mese da quella visita. Il silenzio è stato finalmente sciolto con la rinuncia all’acquisto da parte degli emissari di Jorge Vergara ed il ringraziamento al Calcio Catania per la gentile disponibilità.
Decisione che non sorprende l’ad Lo Monaco: «Dato che in tutto questo tempo i nostri interlocutori erano scomparsi, ce l’aspettavamo. Ci siamo sempre sentiti dire che non era facile fare un’operazione del genere. Ma i numeri, per chi avesse voluto farla, parlavano da soli. Nel frattempo siamo andati avanti, la situazione è migliorata, siamo stati iscritti al campionato. Il Catania – continua Lo Monaco – aveva il dovere di mettersi a disposizione e l’ha fatto. Apprezziamo il fatto che ci abbiano ringraziato per questo, ma evidentemente non se la sono sentita. Noi andiamo avanti».
Insomma, si conclude definitivamente la trattativa che aveva permesso ai tifosi etnei di sognare un futuro roseo e prospero. Se ne apre un’altra? In quale scenario la squadra di Rigoli giocherà questa stagione?
Una cosa è certa. Il Calcio Catania, rimane in mano alla holding Finaria, il gruppo attraverso il quale Pulvirenti detiene le quote societarie del club. Tuttavia, con l’uscita di scena del magnate messicano, Lo Monaco assume ancor di più un controllo diretto, soprattutto in virtù della posizione di Pulvirenti che, attualmente, rischia addirittura fino a sette anni di carcere. È proprio di stamani, infatti, la decisione del giudice Francesca Cercone di rinviare a giudizio il patron del Calcio Catania ed il club, insieme a tutti gli altri imputati riguardanti il processo “I treni del gol”. Il reato sarebbe quello di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva riguardo a sei partite; insomma, non proprio una cosa da nulla.
Le sorti del club rossazzurro, a questo punto, rimangono legate principalmente a due figure: Pulvirenti e Lo Monaco. Una sorta di ritorno al passato, con la differenza sostanziale che il primo, ad oggi, è stato daspato dal questore, rimanendo in una posizione molto delicata. Lo Monaco, dunque, insieme ai suoi uomini di fiducia (Argurio e Marino) presentati ad inizio stagione, rimane l’unica figura a cui far riferimento nel quadro dirigenziale della società etnea. Se tre indizi fanno una prova, allora non è da escludere che proprio l’ad rossazzurro possa diventare un nuovo azionista della società.
Marco Zappalà
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