REGGIO-TERNI: CHE CATANIA SARÀ ADESSO?
Il Catania esce con tre punti dal “Massimino” dopo una bella e convincente vittoria non solo sul piano del risultato, ma soprattutto su quello del gioco. Era dalla trasferta di Avellino che i tifosi non vedevano giocare i rossazzurri con intensità ed intelligenza.
La classifica racconta che il Catania adesso si trovi a dodici punti (uno solo di distanza dalla vetta, ndr.) e che abbia il migliore attacco del girone con 15 reti. Tuttavia deve far riflettere come siano stati raccolti questi punti: nove tra le mura amiche e soltanto tre in altrettante trasferte, frutto della vittoria di Avellino e delle sconfitte di Potenza e Monopoli.
Si tratta di un Catania double face anche per quanto riguarda la tenuta difensiva: un solo goal incassato al “Massimino” contro i nove subiti lontano da esso.
Tutti dati che devono far riflettere soprattutto in questo momento, visto che
nel giro di una settimana il Catania affronterà consecutivamente fuori casa Reggina e Ternana, rispettivamente a pari punti e ad una sola lunghezza in avanti.
Le due trasferte non rappresentano ancora un crocevia della stagione, ma sono un importante banco di prova per il Catania di Camplone, perché innanzitutto affronterà per la prima volta due squadre che condividono anch’esse l’appellativo di “big” del girone; in secondo luogo le due trasferte danno la possibilità ai rossazzurri di dimostrare se effettivamente abbiano imparato dagli errori commessi a Monopoli e a Potenza, in modo da capire se abbiano raggiunto una maturità, sia a livello di gioco che di testa, tale riuscire a fare risultato in campi ostici come il “Granillo” e il “Libero Liberati”.
In più occasioni l’allenatore etneo ha sottolineato come il problema del Catania versione trasferta sia la mentalità con cui la squadra entra in campo: poca cattiveria, poca garra e troppa paura che non permettono ai rossazzurri di andar bene.
Fare punti ed imporre il proprio gioco anche in trasferta, questi sono gli imperativi per superare gli “esami” del prossimo futuro, così da diventare un Catania “unique face” e magari trasformarsi da crisalide a farfalla, pronta a volare in alto.
(Fonte foto: calciocatania.it)
Claudio Pisi