QUALI SONO LE CONDIZIONI PER VENDERE IL CATANIA?
Analizzando quanto accaduto con l’ultima cordata interessata all’acquisto del club etneo, emerge un interrogativo: Pulvirenti vuole davvero vendere il Calcio Catania? In realtà, questa domanda risuona tra il popolo rossazzurro da un anno a questa parte, da quando – per intenderci – è iniziato il caos legato all’inchiesta “I treni del goal”. Sin da subito, infatti, la salvezza del Catania come società e come storia calcistica della città etnea, è legata alla cessione del pacchetto di maggioranza, detenuto dalla Finaria.
Proprio quest’ultima ha diffuso un comunicato con il quale ha chiarito di non aver iniziato alcuna trattativa con la Bacco s.r.l. (società a capo della cordata di imprenditori potenzialmente legati all’acquisto del Catania, n.d.r.); in tal maniera si è praticamente smentita qualsiasi voce relativa alla trattativa, soprattutto riguardo l’accordo sul prezzo della vendita.
Tutto questo, però, delinea un quadro abbastanza strano e distorto, che appare surreale anche ad un inesperto. Perché, ad esempio, degli imprenditori locali si sarebbero esposti così tanto, con importanti dichiarazioni sui quotidiani locali più seguiti, senza aver effettivamente un tale interesse da procedere nella trattativa? Ma andando a ritroso ci chiediamo: perché Pulvirenti non vorrebbe vendere il Calcio Catania separatamente da Torre del Grifo Village? Attualmente il centro polifunzionale di via Magenta ha un valore ben superiore rispetto alla società calcistica, e questo servirebbe a giustificare la volontà del patron, ma nella condizione in cui versa il Catania ormai da tre anni e in cui, dal punto di vista giudiziario, si trova proprio Antonino Pulvirenti, scorporare il Catania da TdG sarebbe la cosa più opportuna per rendere la trattativa più semplice. Specifichiamo che Calcio Catania e Torre del Grifo sono due società diverse, pertanto giuridicamente possono essere divise e vendute separatamente. Inoltre, Claudio Luca – amministratore unico della Bacco s.r.l. e rappresentante della cordata di imprenditori presumibilmente interessati all’acquisto – aveva manifestato (e dichiarato) la possibilità di acquistare anche il Village di Mascalucia, magari in un secondo momento, esponendosi ulteriormente e non poco.
Un’ultima valutazione va fatta: perché dovrebbero essere gli acquirenti a presentare le garanzie per l’acquisto e non la stessa società Calcio Catania? Quest’ultima, infatti, da diversi anni non naviga in acque molto tranquille: il peso di due retrocessioni di fila si sente eccome.
Insomma, Pulvirenti decide le condizioni per la vendita, così come il prezzo. Ma di che cifra si tratti, sicuramente, è oscuro ai più.
Giuseppe Mirabella