PROSSIMO TURNO DECISIVO PER LA SALVEZZA
Tre giornate per evitare il baratro. Si fa sempre più accesa la lotta salvezza nel girone C del campionato di Lega Pro. Catanzaro (35), Catania (32), Monopoli (32) e Melfi (29): questi i nomi – in ordine di punti – delle compagini chiamate a rispondere “presente” in un finale di stagione che si preannuncia al cardiopalma.
Quattro squadre per due posti in zona rossa, ancora tutti da assegnare. In tal senso, molto dipenderà dall’esito del prossimo turno che, scherzo del destino, vedrà incrociarsi proprio le formazioni sopracitate. Nello specifico, il Catania di mister Moriero ospiterà il Melfi, reduce dal pareggio contro il Cosenza; al “Ceravolo” di Catanzaro, invece, si terrà il delicato scontro tra i padroni di casa e il Monopoli, con i calabresi che già da domenica puntano a tirarsi definitivamente fuori dalle sabbie mobili.
Un quadro dal quale è facile dedurre come l’impegno di domenica possa rappresentare la chiave di svolta del campionato del Catania. Ottenere i 3 punti – affondando definitivamente il Melfi e approfittando dello scontro diretto tra Catanzaro e Monopoli – è un imperativo dal quale i rossazzurri non possono sottrarsi. Perché se è vero che i successivi impegni contro Paganese e Fidelis Andria – squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato – lascino un margine di errore, è altrettanto innegabile che la quota salvezza è fissata ad almeno 37 punti. E, se si considera che anche le principali concorrenti chiuderanno il torneo con impegni contro compagini che hanno già raggiunto i rispettivi obiettivi, ci si deve ben rendere conto di come per gli etnei il bandolo della matassa sia inevitabilmente rappresentato dal match di domenica prossima al “Massimino”.
La partita di Benevento non ha portato punti. ma ha lasciato la consapevolezza di un Catania ritrovato sul piano mentale, essenziale per affrontare la battaglia finale. Lo sa bene mister Moriero che dell’aspetto caratteriale ha fatto il leit-motiv della sua gestione tecnica ai piedi del vulcano. Ma, come sempre, sarà ancora una volta il campo a pronunciare la sua inappellabile sentenza.
Antonio Longo