NON METTERE A REPENTAGLIO ANCHE I PLAY-OFF

Ci si risveglia così alla fine del calciomercato: surclassati da una Juve Stabia che sembra irraggiungibile, a tre punti dal Trapani e dietro un Catanzaro con gli stessi punti dei rossazzurri, ma avanti in virtù degli scontri diretti. Il Catania impelagato nel suo consueto, spasmodico, incessante inseguire gli avversari. La graduatoria, insieme al pareggio di ieri con la Vibonese, evidenzia come, dopo essere quasi tramontata la rincorsa al primo posto, il raggiungimento dei play-off da secondi della classe sarà tutt’altro che facile.

Certo, la squadra di mister Nevio Orlandi è riuscita a fermare praticamente tutte le “grandi” che sono passate per il gibboso terreno del “Luigi Razza”, chiudendo ogni spazio e ripartendo al primo errore degli avversari. Ma il dato allarmante scaturito dall’ennesimo pareggio (o dalla vittoria mancata, che dir si voglia), è costituito dalla mancanza di fluidità della manovra, dai numerosi passaggi sbagliati e dalla scarsa incisività sotto porta, ormai vero leitmotiv di ampi tratti delle gare etnee.

Bisogna che non si dia niente per scontato: con il primo posto che dista 12 punti, i play-off possono rappresentare la chiave di volta per continuare a inseguire quel sogno chiamato Serie B e giocarli dai quarti di finale in poi, passando solo per quattro partite, potrebbe rivelarsi determinante. In questa stagione più che mai, dato che saranno due le squadre vincenti dall’inferno degli spareggi promozione.

Per fare tutto questo serve che si vinca con continuità, ma non solo: fondamentale sarà dimostrare di essere realmente superiori sia tecnicamente che nel gioco, proprio all’interno di quel rettangolo verde da cui i rossazzurri sono spesso usciti, anche se vincenti, tra i fischi insoddisfatti dei tifosi.

Simone Caffi

(fonte immagine: calciocatania.it)

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