PIEDI PER TERRA
Partita scoppiettante al “Liberati”. Neanche il tempo di toccare il primo pallone del match e la Ternana va subito in vantaggio contro il Catania. Al primo minuto, infatti, è il capitano delle fere, Carlo Mammarella, a pescare il jolly con un sinistro siderale dalla distanza, sul quale Confente può far ben poco. Padroni di casa che vanno a tremila nel primo quarto d’ora, tant’è che arriva persino il gol del 2-0. Stavolta ci pensa Defendi a spaccare la porta, complice però la deviazione decisiva di Giosa, che spiazza così il suo portiere. Ma il Catania è ancora vivo e finalmente esce fuori, come sempre ormai, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto magistralmente da Dall’Oglio sulla testa di Sarao: è 2-1, partita improvvisamente riaperta. Da quel momento i rossazzurri dominano la scena, soprattutto con le due punte: Di Piazza e Sarao purtroppo sprecano malamente le occasioni giuste per rimettere in piedi la gara. Poi la fortuna sorride ancora agli umbri, perché sul finire del primo tempo Paghera deposita in rete la palla del 3-1, assistito da un altro grossolano errore di Giosa, oggi parecchio in difficoltà.
Ripresa che non va come si aspetterebbe mister Raffaele. Gli etnei non riescono a replicare i ritmi della prima frazione di gioco, né a costruire lo stesso numero di azioni dell’unico momento in cui avevano accarezzato l’idea di recuperare il risultato. Soltanto Di Piazza si rende pericoloso, anche se trova la pronta risposta di Iannarilli. Poi però è ancora Ternana: prima con Damian, che trova il “gol alla Del Piero”, autore di un destro a giro semplicemente magico che finisce sotto l’incrocio; dopo è l’usato più che sicuro, Daniele Vantaggiato, ad affossare definitivamente l’Elefante con un colpo di testa chirurgico sul palo più lontano.
È un risultato certamente pesante il 5-1 che rispedisce a casa i siciliani. Eppure si tratta della quarta manita in un campionato pressoché travolgente dell’unica squadra imbattuta d’Europa. La Ternana schiacciasassi di Lucarelli non si ferma mai e, quindi, il Catania può farsene serenamente una ragione. D’altronde gli obiettivi stagionali delle due compagni sono stati sempre ben diversi. Adesso però è importante resettare da zero e riprendersi immediatamente in vista del match casalingo di domenica prossima contro il Bari. Piedi per terra, oggi più che mai.
Federico Fasone