A DENTI STRETTI

Com’era facilmente pronosticabile, così è andata: il Catania subisce una sonora sconfitta nel campo più difficile di questa serie C. E poco contano gli errori di Giosa e il fatto che Mammarella sforni un eurogol già al primo minuto. La squadra di Lucarelli, infatti, sa come ferire il Catania in poche mosse, con poche triangolazioni, scambi precisi e veloci, che danno sempre l’impressione di poter fare breccia nella muraglia etnea.

I rossazzurri dal canto loro fanno la gara che ci si aspettava, pressano, mettono in difficoltà pure l’avversario non permettendogli di giocare palla con facilità e sprecando pure diverse azioni da rete. Giocando a viso aperto, senza rinchiudersi dietro la linea della palla come hanno fatto molte delle compagini che sono passate dallo stadio “Libero Liberati” di Terni. Il solito Catania “raffaelliano”, insomma, che stavolta ha incontrato un gigante troppo difficile da abbattere.

Gli episodi, probabilmente, hanno reso ancora più sonora una sconfitta che, parola al campo, sembrava inevitabile. Di Piazza sciupa dei palloni sotto rete, Giosa, uno dei migliori fino a oggi, commette delle leggerezze che mettono la partita ancora di più in salita. I consueti cambi nello scacchiere tattico non modificano granché l’inerzia della gara, con Pinto, Reginaldo e Maldonado che non riescono a conferire quella sferzata che avrebbe potuto cambiare il match.

Resta da registrare, come ottimo dato che dà fiducia verso il futuro, che la squadra dell’elefante ha messo sotto scacco per un tempo la difesa più forte del campionato meritando il pareggio; dall’altro lato, come in una coperta forse troppo corta (anche per merito dell’avversario), sono stati lasciati troppi spazi di manovra ai padroni di casa.

Una sconfitta tutto sommato che non cambia di molto i programmi del Catania ma che anzi ci dimostrerà di che pasta è fatto. Domenica contro il Bari si dovrà dimostrare di essere squadra e giocatori di carattere, capaci di incassare pugni ma non mollare mai. Stessa cosa contro Paganese e Palermo.

A Terni è stato incassato un montante in pieno mento. Ma il Catania non è al tappeto. Adesso è il momento di reagire.

Simone Caffi

(Fonte immagine: calciocatania.it)

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