Presto la palla ricomincerà a rotolare. I dubbi e le ansie di questo precampionato andranno così a dissolversi per lasciare spazio al campo, alle giocate e al sudore. Perché quel rettangolo verde può regalare, oltre che intense emozioni, anche altrettante sorprese: chi può dire, infatti, che il Catania non possa stavolta da “non-favorita” disputare il campionato di vertice che tutti si aspettavano già qualche stagione addietro, mettendosi alle spalle tutte le avversarie? Certo, le incognite sono tante e molte delle compagini del girone C di Serie C hanno messo mano al portafogli come non succedeva da diversi anni.

Ma il calcio è un inno all’imponderabile. Per esempio, la Juve Stabia dello scorso anno annoverava tra le sue file diversi giocatori d’esperienza ma anche parecchi giovani volenterosi, capaci di combinare una buona qualità di palleggio a tanta di disciplina tattica e soprattutto corsa. E proprio da questo la società di via Magenta pare abbia preso spunto per un reparto critico come quello dell’attacco, reparto in cui è forse mancato qualcosa nell’ultima annata ma dal quale inevitabilmente dovrà passare il futuro di questo campionato, vista anche la mentalità offensiva voluta da mister Camplone.

Di Piazza, Curiale ma anche e soprattutto Pecorino: il giovane “millenial” classe 2001 ha sorpreso già dai primi giorni di ritiro per la continuità e la qualità delle sue prestazioni, mettendo pressione ai due titolarissimi in vista del prossimo debutto. Sorprendere se stesso e la piazza per portare il Catania dove merita a suon di gol, cinismo e corsa, recitando il ruolo di protagonista inaspettato.

Adesso che tutto è sospeso, fluttuante, nell’attesa del debutto, è lecito sognare. Ma se l’impegno rimarrà tale, costante e stabile, una volta iniziato il campionato sarà lecito pure provarci. Chissà non riesca tutto inaspettatamente.

(fonte immagine: calciocatania.it)

Simone Caffi