PARTE LA “REVOLUCIÓN”?

Prendiamo in prestito una frase dei Ricchi e Poveri trasformandola da “che sarà della mia vita chi lo sa?” a “che sarà del mio Catania chi lo sa?”, è questo l’interrogativo che si pongono in questo momento tutti i tifosi rossazzurri e, probabilmente, anche qualche elemento della rosa.

Si potrebbe trovare la risposta a questa domanda nel silenzio assordante della società di via Magenta, un silenzio che è iniziato al termine del pareggio interno contro il Rieti e che finirà solamente domani, dato che Pietro Lo Monaco tornerà finalmente a parlare in conferenza stampa.

L’unica certezza, in questo momento, è che occorrerà assolutamente rimediare all’ennesimo fallimento di queste ultime annate di Serie C, in cui non è mai stata data continuità ad un progetto tecnico e sembra essere vicina un’altra rivoluzione, soprattutto sotto il profilo tecnico.

Il Catania si prepara ad affrontare il quinto anno in un campionato infernale come la C e la fiducia della piazza è ormai ai minimi termini soprattutto perché il girone C del prossimo anno sarà un girone di ferro, vantando squadre valide come la Reggina, il Bari, l’Avellino, il Catanzaro, il Foggia sicuramente pronte a contendere il primo posto ai rossazzurri.

La stagione appena terminata è l’emblema della discontinuità del progetto tecnico: è iniziata sotto la gestione Sottil, poi si è seduto in panchina Novellino ed infine, per disputare i play-off, è stato richiamato Sottil, il quale non ha mai veramente convinto per il gioco espresso.
In questi quattro anni di C l’unica volta che gli etnei hanno concluso il campionato con lo stesso allenatore, peraltro, è stata in quella passata sotto la gestione Lucarelli, esonerato poi a fine stagione, ma unico ad essersi giocato fino all’ultimo il primo posto con la capolista Lecce e ad aver trasmesso una vera idea di gioco alla squadra, seppur con alcuni limiti.

Nell’estate 2018 la società ha deciso di rivoluzionare diversi reparti, cedendo giocatori di calibro elevato come Porcino e Russotto, nonostante entrambi in stagione avessero dimostrato il loro vero valore.

A distanza di un anno, il Catania si prepara a cambiare ancora: andranno via non solo pilastri della formazione titolare, come Aya, ma anche giocatori come Marotta e Angiulli, arrivati solamente durante lo scorso mercato estivo, ma che hanno ampiamente deluso le aspettative che tutti riponevano su di loro.

Lorenzo il Magnifico scriveva “del doman non c’è certezza” e mai una frase oggi può essere più veritiera in riferimento al Catania, perchè incerto è chi sarà l’allenatore della prossima stagione, dato che Sottil sembra con le valigie in mano, e quali saranno i giocatori del Catania per la stagione 2019/2020. La risposta arriverà soltanto fra qualche giorno…

Claudio Pisi

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