ORGOGLIO LUCARELLI
Quella di domenica pomeriggio contro la Sicula Leonzio è stata una vittoria tanto faticosa quanto vitale non solo per la classifica, ma soprattutto per il morale di un Catania ancora alla ricerca di una propria vera identità e serenità mentale.
I tre punti sono arrivati in rimonta dopo sessanta minuti di dominio bianconero e sono stati merito del passaggio al 4-2-3-1 e del gran lavoro da motivatore che il mister Lucarelli sta svolgendo sull’intera squadra rossazzurra dal momento del suo ritorno alle pendici dell’Etna e i cui frutti si erano visti fin dalla partita contro il Bisceglie.
L’allenatore labronico era consapevole che avrebbe trovato un Catania da ricostruire dal punto di vista tattico e di testa e bisognoso di una forte scossa.
Fin dal primo momento ha tenuto alta l’attenzione di tutti ammettendo pubblicamente di avere subito bisogno di risposte dai propri giocatori e di puntare a risvegliare i loro animi e a rivitalizzare alcuni di essi che non stavano rendendo secondo le loro potenzialità.
La partita contro la Sicula Leonzio ha rappresentato una flessione in termini di prestazione dopo le buone uscite contro Bisceglie e Bari, ma Lucarelli era consapevole che fosse una partita da vincere a tutti i costi.
Sotto per 0-1 dopo i primi quaranta cinque minuti il mister etneo negli spogliatoi non ha solo optato per il cambio di schema di gioco, ma soprattutto ha cercato di colpire nell’orgoglio i propri ragazzi, sostituendo sulla lavagna magnetica i nomi dei calciatori della Juventus a quelli della Sicula Leonzio, per ottenere da loro una reazione dopo un primo tempo contraddistinto da un Catania in bambola.
La sfuriata e la mossa tattica dell’ex Livorno hanno portato i loro frutti perché nel secondo tempo si è visto un Catania rinvigorito e più pimpante.
Durante la conferenza stampa post-vittoria l’allenatore etneo ha evidenziato nuovamente il suo intento di dare una scossa a tutta la squadra, non nascondendo che ci siano dei problemi, e con la sua solita ironia ha anche fornito una spiegazione alla deludente prestazione dei rossazzurri nel primo tempo dicendo: “probabilmente i ragazzi pensavano che si giocasse alle 18.30”.
Parole che suonano quasi come un incitamento ai suoi uomini a svegliarsi una volta per tutte e a cambiare atteggiamento in campo e come un monito circa il fatto che non sono più ammissibili prestazioni insufficienti.
La vittoria contro la Sicula Leonzio è da leggersi come una reazione d’orgoglio di Biagianti e compagni alla sfuriata di Lucarelli e merito in particolare di quest’ultimo.
Claudio Pisi
(Fonte foto: calciocatania.it)