MICENA, PULVIRENTI SCHIERA UNA NUOVA PEDINA?

Se sul campo il Catania sembra aver trovato la propria quadratura, procedendo con buoni risultati, dietro le quinte, invece, l’organigramma societario continua a cambiare. Quasi contemporaneamente alla gara di ieri pomeriggio contro il Cosenza, infatti, è stato nominato il nuovo amministratore unico, Nicolò Micena, subentrato a Carmelo Milazzo il cui mandato conferitogli è appena scaduto.

Poche le informazioni che si hanno sul nuovo dirigente. È un classe ’54, quindi tutt’altro che “giovane”, sempre impiegato nel settore della distribuzione. Micena, infatti, ha lavorato dapprima alla catena di supermercati Fortè e dopo come general manager del Mazzarò Sea Palace di Taormina. Anche il più inesperto, al sentire menzionate queste due aziende, pensa immediatamente ad un solo nome: Antonino Pulvirenti. Infatti, al proprietario del Calcio Catania – nonché ex presidente – fa capo la società Finaria che, a sua volta, ha assorbito la Meridi. Proprio quest’ultima società gestisce sia la catena di distribuzione alimentare Fortè, che vanta molti punti vendita in Sicilia, e i due alberghi di lusso siti a Taormina.

Inoltre, spulciando tra le esperienze lavorative di Micena, salta subito all’occhio che non ha alcuna esperienza in campo calcistico: molto strano per un amministratore unico che deve prendere in mano le redini di una società che deve recuperare la fiducia dei tifosi dopo uno scandalo a livello nazionale e, dal punto di vista del calcio giocato, una posizione ben solida nel calcio che conta. Altrettanto strana risulta la scelta di porre un “uomo di Pulvirenti” come vertice societario in un momento in cui si parla di vendita della società e, di settimana in settimana, il pubblico chiede a gran voce che tale atto sia compiuto.

Insomma, tirando le somme sembra che la volontà sia del tutto opposta a quella di cedere il Calcio Catania così come sembra impossibile un effettivo allontanamento di Antonino Pulvirenti dalla stessa. Solo grazie all’interdizione e al DASPO il proprietario rimane lontano dai campi di gioco e dalle sedi societarie ma, sostanzialmente, non sembra essere cambiato molto!

La sensazione sembra proprio quella che le precedenti previsioni stiano per essere nuovamente confermate. Il prezzo fissato ad una quota esorbitante e la volontà di non separare il Calcio Catania da Torre del Grifo possono essere effettivamente indicativi. Solo il futuro potrà sciogliere questo dubbio.

Giuseppe Mirabella

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