Dettare i tempi di gioco, smistare i palloni, fornire passaggi smarcanti. Tutte queste azioni passano indubbiamente dai piedi di Luis Maldonado. Il centrocampista classe 1996 con l’arrivo di mister Baldini sta finalmente trovando quella continuità che con il precedente tecnico non era riuscito ad avere. Infatti i continui cambi di modulo dal 3-4-3 al 3-5-2 non avevano sempre permesso l’impiego di Maldonado, che si trova più a suo agio come regista di un centrocampo a tre. Tante sono state infatti le panchine collezionate dal numero 15 rossazzurro.

Per sua fortuna il nuovo allenatore è solito utilizzare il 4-3-3, un sistema di gioco molto amato a Catania e in cui Luis si trova molto bene. Fin dalla prima conferenza stampa Baldini ha ammesso di aver visto più volte giocare Maldonado, e ha dichiarato che a suo parere è un vero e proprio capitale per la squadra che va coltivato e sfruttato al meglio viste le sue indiscutibili doti tecniche. Nella gara contro l’Avellino, nonostante sia suo l’errore che ha concesso il penalty agli irpini, Maldonado si è subito messo in mostra con una buona prestazione sul piano del palleggio e della corsa. Nelle partite successive il suo rendimento è salito costantemente e parallelamente ai risultati del gruppo. Mentre negli scorsi mesi abbiamo assistito a una squadra che si affidava prevalentemente a lanci lunghi dalla difesa e palle verticalizzate all’attaccante, adesso finalmente riusciamo a scorgere dei principi di gioco di livello migliore basati sul possesso palla e sulla costruzione dal basso.

Il Catania sembra quindi aver trovato la giusta quadratura a centrocampo, con Maldonado come play affiancato dal nuovo goleador Jacopo Dall’Oglio e da uno tra Izco e l’instancabile Nana Welbeck. La squadra, la società, il tecnico e i tifosi stanno dando tantissima fiducia a Maldonado, ma adesso toccherà a lui ripagarla a suon di ottime prestazioni per trascinare questo gruppo verso gli ambiziosi obiettivi prefissati.

Simone Caponnetto

Foto: calciocatania