PACE FATTA, PENSARE A SÈ STESSI… E IL LECCE PUÒ CADERE!

Prima la “guerra“. Poi la pace. In mezzo il campo che dice, ancora una volta, Lecce. I pugliesi, infatti, hanno approfittato della frenata del Catania contro il Cosenza per allungare di altre due lunghezze il margine in classifica. Sono 6 adesso i punti da rimontare per i rossazzurri. Non pochi, ma neanche tanti.

La Serie C, infatti, è un campionato dove un minimo calo di concentrazione può costare carissimo. Lo sa bene proprio il Lecce che nelle ultime annate ha sempre concesso qualcosa nella seconda parte di stagione. Basti pensare a quanto accaduto circa un anno addietro, con le tre sconfitte incassate tra il ventiquattresimo e trentesimo turno che hanno pregiudicato la rincorsa alla promozione diretta. Un tracollo confermato nella lotteria dei play-off, dove i giallorossi hanno dovuto cedere il passo all’Alessandria.

Tutti fattori che lasciano ancora margini di speranza al team di Lucarelli che, tuttavia, dal canto suo, non potrà più permettersi ulteriori intoppi nel proprio cammino. Tanti, troppi i punti lasciati per strada tra le mura amiche. Ma il passato è passato. Il presente dice che ci sono ancora 12 giornate al cardiopalma, certamente non adatte ai deboli di cuore.

La tensione è alta, da ambo le parti. Lo testimoniano i batti e ribatti verbali tra Lo Monaco e i vertici leccesi. Polemiche spente dall’intervento della Lega che ha fatto da pacere in nome dei valori della lealtà e dello sport. Ma è comunque evidente che sia sotto il vulcano, sia in terra pugliese, ci sia stato del nervosismo. A prescindere da un’amichevole che possa essere organizzata fra le due squadre o dalle parole che possono lasciar sempre qualche strascico.

Antonio Longo

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