LUCARELLI AL PASSO D’ADDIO

È arrivato l’epilogo del rapporto tra Catania e Lucarelli. Alla fine del doloroso match di ritorno contro il Siena, il livornese ha salutato tutti in sala stampa e si è dilungato sui ringraziamenti per qualche minuto, suggerendo così che sarebbe stata l’ultima apparizione davanti ai microfoni del Cibali.
Rapporto mai semplice quello dell’ex bomber livornese con la piazza, che chiedeva la testa del mister già ad alcune giornate dal termine del girone di ritorno, quando ad una sonora sconfitta col Monopoli Lucarelli rispose chiedendo ai tifosi di essere meno calorosi con giocatori che ancora non erano pronti, sancendo così l’incompatibilità tra supporters e coach.

Se al poco feeling coi catanisti aggiungiamo poi una serie di scelte tattiche più o meno opinabili che tanto hanno fatto discutere, ci accorgiamo che questo divorzio è l’unica soluzione da poter percorrere con responsabilità. Nella terra del 4-3-3 Lucarelli ha costruito una squadra solida che ha subito pochissimi gol, ma che avrebbe potuto segnare molto di più: un 5-3-2/3-5-2 con Barisic sacrificato a fluidificante di fascia in cui c’e posto soltanto per uno tra Russotto, Manneh, Di Grazia o Caccavallo. Troppo poco per l’arsenale offensivo rossazzurro, che è dipeso praticamente per l’intera stagione dalla condizione fisica di Curiale.

L’allenatore livornese lascerà comunque uno score positivo ai piedi dell’Etna, dove l’essersi piazzato in seconda posizione al termine del campionato scaturisce dall’aver totalizzato 70 punti (1.94 a partita), vinto 21 scontri, realizzato 65 e subito 31 gol.

Peccato però che l’obiettivo era la promozione, e sappiamo tutti com’è andata a finire.

(Fonte foto: calciocatania.it)

Carlo Maria Castiglione

Se ti è piaciuto, leggi anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *