LE SICILIANE TORNANO A VINCERE

Nel corso della ventesima giornata di Lega Pro, il girone C vede finalmente vittoriose tutte e tre le formazioni siciliane. Catania, Akragas e Messina hanno giocato tutte in casa e hanno battuto le rispettive avversarie: il Matera (2-1), il Cosenza (1-0) e il Monopoli (3-2). Un’altra pugliese, la Fidelis Andria, è stata battuta di misura, in casa, dalla Paganese. Tutte le altre formazioni provenienti dalla Puglia hanno pareggiato: il Lecce ha pareggiato per 1-1 a Caserta, stesso punteggio tra Foggia e Benevento, mentre il Martina Franca ha ospitato l’Ischia concludendo la partita sul 3-3. Pareggiano anche Lupa Castelli Romani e Melfi – a reti inviolate – e Juve Stabia e Catanzaro nel posticipo delle 17.30 col risultato finale di 1-1.

La battuta d’arresto della Casertana non comporta alcuna differenza alla sommità della classifica dato che in quella zona hanno pareggiato tutti. Pertanto la formazione casertana conserva il primo posto, a quota 39. Inseguono Foggia, Benevento e Lecce, rispettivamente a 37, 36 e a 35 punti. Insomma, lì sopra può accadere ancora di tutto. Anche in coda la graduatoria subisce importanti modifiche: il Catania si sgancia dalla zona calda salendo a quota 23, seguita dai cugini agrigentini che distano solo un punto. Fanalino di coda, in solitaria, la Lupa Castelli Romani che, pareggiando con il Melfi, evita una sconfitta, ma lascia di fatto invariata la propria situazione di estremo pericolo. Il Messina, invece, continua la sua costante scalata verso la zona play-off e si porta a quota 29.

La prossima gara del Catania si giocherà ad Ischia e rappresenta una ghiotta occasione per poter dimostrare il potenziale di questa squadra. Gli avversari sono terzultimi a quota 17, pertanto non rappresentano – almeno sulla carta – un pericolo. Ma ogni campo è ostico e i campani giocheranno col coltello tra i denti per cercare di difendere in tutti i modi la possibilità di salvarsi e di agganciare il Melfi. Ancora una volta, quindi, servono grinta e carattere, ma questa non è una novità.

Giuseppe Mirabella

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