L’ABBRACCIO CHE NON TI ASPETTI
“A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai”.
Recita così il ritornello di una tra le più famose canzoni dedicate alle festività natalizie. Se la saranno certamente ricordata Giuseppe Pancaro e Luca Liverani al termine di Catania-Paganese. Un abbraccio – quello messo in mostra alla fine dell’incontro – che vale più di mille parole. Un chiaro segno di riconciliazione, scioglimento finale di una trama intrisa di vicissitudini. E, d’altra parte, non poteva essere altrimenti dopo una giornata così perfetta.
Il 3-0 con cui i rossazzurri hanno liquidato la Paganese rappresenta la chiave giusta per aprire la porta di un 2016 ricco di buoni propositi. Un risultato maturato anche grazie ad una prestazione importante del portiere ravennate, ripescato dai meandri della panchina. Da segnalare, in particolare, l’intervento al 31° minuto del primo tempo, che ha scongiurato il gol dei campani tenendo fissato il risultato sul 2-0.
Un ritorno invocato a furor di popolo quello di Liverani, titolare con egregi risultati nella prima parte della stagione, poi relegato alla panchina in favore di Bastianoni. Ma, le recenti disattenzioni di quest’ultimo, spesso decisive ai fini dei risultati, hanno convinto il tecnico etneo a ritornare sui suoi passi. E così ieri, mentre Liverani veniva nuovamente chiamato in causa a difendere i pali della porta, il nome di Bastianoni non figurava nemmeno tra i componenti della panchina. Un provvedimento che apre la porta a mille interpretazioni. I malpensanti parlano di bocciatura e, addirittura, considerano il portiere come uno tra i papabili a lasciare la città del vulcano durante il mercato di gennaio. Ciò che accadrà non è dato saperlo. Quel che invece si augurano i tifosi è che la “telenovela portiere” sia finalmente giunta alla sua svolta finale, dove a prevalere sia solo e soltanto il bene del Catania.
Antonio Longo