LA VOLONTÀ DEI CALCIATORI: RESTARE PER TENTARE LA SCALATA
La quiete dopo la tempesta. Finalmente archiviata la stagione calcistica più drammatica dell’ultimo ventennio, in casa Catania è tempo di programmare il futuro. Dare vita ad un progetto strutturale e vincente: questo il primo – e forse unico – imperativo a cui dovrà far fede chi sarà chiamato a far parte della causa rossazzurra.
Un concetto che sembra essere stato accettato anche dai componenti dell’attuale rosa, i quali si sono resi disponibili a restare ai piedi dell’Etna e tentare la scalata verso la vetta. Una reazione per certi versi inaspettata, probabilmente derivante dal desiderio di riscattare l’annata appena trascorsa e lasciare un segno indelebile nella storia calcistica della città. La palla, adesso, passa alla società che deciderà chi è idoneo al nuovo progetto Catania (cambio di proprietà permettendo).
In tal senso, possedere i cosiddetti attributi sarà il primo requisito fondamentale per indossare la maglia rossazzurra Lo chiede a gran voce la piazza, che dell’ aspetto caratteriale ha sempre fatto il principale parametro nella valutazione di un calciatore. Ma, soprattutto, lo chiede il campionato di Lega Pro, tra tutti i campionati professionistici certamente il meno adatto a giocolieri da campi di periferia; al contrario avvezzo a valori come “mentalità” e “spirito di sacrificio”.
E allora, come non mai, servirà il contributo di gente tutta sintonizzata sulla stessa lunghezza d’onda: quella che mira a riportare il Catania nel calcio che gli compete. Il quale, almeno nell’immediato, non può non essere la Serie B.
Antonio Longo
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