IL SEGRETO DEL CATANIA: LA CONTINUITÀ!

5 vittorie consecutive per rialzare la testa, 5 vittorie per tornare a mettere il fiato sul collo alla capolista Lecce.
Era già capitata una striscia positiva simile: i 6 successi di fila, ottenuti tra la terza la nona giornata, avevano lanciato il Catania nella parte alta della classifica dopo un inizio di stagione non entusiasmante. Lecce, Virtus Francavilla, Fidelis Andria, Cosenza Monopoli e Siracusa avevano ceduto il passo alla compagine etnea, in un avanzare che non sembrava doversi fermare.

Poi, improvvisamente, il “patatrac” nel match in casa contro la Sicula Leonzio. In quella partita gli ospiti dominano per larghi periodi e ci mostrano un Catania brutto, troppo brutto per essere vero. A seguire, la sconfitta di Reggio Calabria, e la tifoseria che ripiomba nel totale pessimismo che aveva caratterizzato gli anni precedenti.

Un pessimismo, stavolta, non giustificato. Già perché Lucarelli lavora, sullo spirito e sul gioco degli etnei, e quelle sconfitte diventano il trampolino di lancio per questo nuovo inseguimento. La mentalità che era stata tanto decantata a inizio stagione si costruisce anche così: con le sconfitte che insegnano, quelle che fanno bene.

E il “martellare” del mister sempre sugli stessi concetti e sulla costruzione di uno spirito vincente funziona. Il Catania si risveglia con 5 vittorie consecutive e vola fino a quella seconda posizione che gli spetta, fino a trovarsi alle spalle di quella capolista che qualche giornata fa sembrava lontanissima.

Una ripresa figlia di rendimenti costanti, con corsa, lotta e tanto coraggio fino all’ultimo secondo di ogni match.
Bisceglie, Paganese, Catanzaro, Juve Stabia e Akragas. Adesso, sotto col Trapani. Per vincere ancora e volare lassù, davanti a tutti.

(Fonte foto: calciocatania.it)

Simone Caffi

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