ELEFANTE ABBATTE LUPO
Il Catania torna in campo al termine di una settimana cominciata subito dopo il pareggio amaro contro la Turris. L’obiettivo è quello di uscire nuovamente fuori da quell’anonimato di cui rischia di vestirsi il campionato dei rossazzurri. E se l’Avellino padrone di casa gioca più palle, soprattutto nella prima parte del primo tempo, gli ospiti invece si rendono più pericolosi, collezionando almeno quattro palle-gol con Maldonado, Pinto, Silvestri e Pecorino. Purtroppo per gli etnei, però, Leoni è super sia perché compie un paio di prodezze, sia perché la fortuna gli sorride.
I siciliani finalmente capitalizzano le occasioni create durante la ripresa: prima è Welbeck a cogliere in fallo Miceli, che al 50′ devia nella propria porta un cross del giocatore africano; poi è l’ormai solito Pecorino a battere di testa un cross al bacio di Biondi dopo 67 minuti di gioco. Catania che quindi prende il largo, ma non chiude il match dato che il subentrato Maniero, grande ex della partita, revitalizza le speranze degli irpini con un sinistro magnifico allo scoccare del 90′. Sono minuti di sofferenza quelli che è costretta ad affrontare la formazione guidata da Cristaldi nel recupero, ma ciò non basta per mettere in discussione il risultato finale.
Vittoria che piace: rossazzurri capaci di dettare tempi e ritmi di gioco e che non soffrono più di tanto, a parte negli ultimi minuti, quando forse allentano la marcatura su un calciatore di indubbie qualità come Maniero. Ciononostante non abbassano la guardia e riescono a portare a casa tre punti sudati e meritati. Continuando così, qualcosa può davvero cambiare in meglio.
Federico Fasone