È PACE FATTA: TUTTI INSIEME AL “MASSIMINO”

È ormai nota a tutti, da qualche settimana, la brutta vicenda che ha visto rimanere fuori dal “Massimino”, qualsiasi manifestazione di entusiasmo e di affetto verso i giocatori rossazzurri. Una storia che ha diviso in due la città… e il tifo.

Una sorpresa è però arrivata negli scorsi giorni, con protagonisti società e gruppi organizzati delle due curve. Il patron del Calcio Catania, Antonino Pulvirenti, appare dinanzi alle telecamere di “Corner”, trasmissione condotta dal brillante collega Angelo Patanè, e invita gli esponenti del tifo organizzato al ritorno tra le mura del “Massimino”, a sostegno ed a completamento di un gruppo che sta provando a mettercela tutta in questo sprint finale.

La tifoseria catanese, d’altronde, in molteplici avvenimenti, ha dimostrato di essere tra le migliori in Italia. Dunque gli ultras sanno bene quanto siano determinanti per il successo e per gli stimoli della squadra, proprio come ha rammentato più e più volte Pulvirenti, con plurimi attestati di stima nei loro confronti. Lo stesso è tornato a scusarsi come se fosse la prima volta ed ha chiesto un incontro ad una delegazione in rappresentanza della tifoseria, finalmente svoltosi nel pomeriggio di ieri.

Da questo colloquio – dichiara Pulvirenti – anche dai toni accesi, ma sempre nel rispetto reciproco, si è avvertito il primo segnale di distensione. Va da sè, che vedere Pulvirenti avere un confronto diretto con alcuni tifosi, per certi versi, considerato anche quanto accaduto in passato, è un ulteriore investimento su questa stagione, nella quale c’è ancora tanto in gioco.

Nella giornata di oggi, quindi, è prontamente arrivato il comunicato della pagina “La domenica allo stadio“: “In questi anni sono successe tante cose. Cose devastanti, per il Catania. Averle previste, essersi messi sull’attenti per evitare di cadere nel baratro che si stava aprendo davanti a noi, non è servito ad evitarle.
Questo è il contesto in cui si è svolto il confronto con Nino Pulvirenti. Confronto duro e intransigente. Rispettoso, ma senza sconti. Abbiamo fatto le domande che andavano fatte, su Cosentino, sull’assurda retrocessione dalla A, su Delli Carri e Moggi, sui Treni del Gol, sullo stato di Finaria, sull’indebitamento del Catania e sul suo risanamento.
Pulvirenti ha dato le sue risposte e si è assunto la responsabilità di quello che ha detto, delle certezze che ha ostentato e delle promesse che ha fatto. Che per noi sono non solo quelle relative agli obiettivi e ai risultati, ma soprattutto quelle che riguardano il rispetto e la serietà da mettere nel rapporto con la tifoseria e la città. Noi sappiamo bene che la rinascita del Catania non può accadere senza di noi. Perché la tifoseria e le curve sono imprescindibili: senza di noi, non c’è il Catania. Per questo abbiamo deciso di credere alle promesse di Nino Pulvirenti, tornando al nostro posto: sui gradoni, amando, tifando, sostenendo la nostra maglia e le nostre bandiere.
Per questo da domenica saremo nuovamente allo stadio per fare del Massimino una bolgia, consapevoli che sarà solo il tempo a dire se quelle di Pulvirenti questa volta sono state parole di verità, o no”.

Tutto ciò innesta la seria possibilità che domenica ci sia un ardente ritorno di fiamma al “Massimino” da parte di tutta la tifoseria, per la partita più importante di questo scottante finale di stagione.
Allo stadio c’è bisogno di tutti, per amore della squadra a volte ci si arrabbia e si manifestano tanti malumori, così fuori, così come all’interno dello spogliatoio. La tensione è tanta, ecco perché serve una bolgia che faccia tremare la città intera.

Occorre farsi trovare tutti attorno alla squadra per darle la giusta carica, la Curva Nord e la Curva Sud, i padri e  i figli mano nella mano, gli abbonati storici, una carica d’amore collettivo e di passione, per un Catania che lotterà fino alla fine, chiedendo soltanto di tirare le somme alla fine del campionato.
Ma fino ad allora, la città deve crederci fino in fondo.

Giorgio Curcuraci

Se ti è piaciuto, leggi anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *