DOMANI EPILOGO DI UN FILM GIA’ SCRITTO?
Poche ore, ormai, e finalmente il destino del Catania sarà chiaro. A decretare il futuro dei rossazzurri sarà il Collegio di Garanzia del Coni, che domani dovrà in primo luogo fare chiarezza sul format della Serie B, modificato e ridotto a 19 squadre lo scorso 13 Agosto dal commissario Figc Roberto Fabbricini, a dispetto di qualsiasi regola o norma.
Lecito attendersi, in tal senso, un pronunciamento che determini il ritorno della B a 22 club. A quel punto entrerebbe in gioco la questione legata ai ripescaggi, con il Coni chiamato a sciogliere il nodo sulla famigerata sentenza pro Novara della Caf di giorno 1 Agosto, che di fatto aveva spalancato le porte della B anche al Catania, che si trovava nella medesima situazione giuridica dei piemontesi. La controparte è invece rappresentata in primis dalla Ternana neo retrocessa in B, che continua a battere tasto sulla illegittimità della sentenza pro Novara e rivendica il diritto al ripescaggio. E poi c’è pure il Siena che, qualora Novara e Catania fossero considerate non ripescabili, sarebbe tra le prime candidate per occupare uno dei tre posti liberi per i ripescaggi. Ad attendere c’è anche la Pro Vercelli, anche lei favorita da una eventuale esclusione di etnei e piemontesi.
A Torre del Grifo, nel frattempo, si respira un clima a metà tra fiducia e timore che quello di domani possa essere l’epilogo di un film già scritto. Una paura palesata a più riprese dal direttore Lo Monaco, dettata da una serie di circostanze che hanno in qualche modo incastrato il Catania. Forzature del regolamento che hanno fatto gridare allo scandalo non pochi addetti ai lavori ed esperti in giurisprudenza, così come vertici politici del calibro di Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Ignazio La Russa. Domani, pertanto, sarà inevitabilmente il momento di fare chiarezza. Nella trasparenza e nel rispetto delle regole.
Antonio Longo